BERLINO (GERMANIA) – Miriam Vece si è messa al collo la sua prima medaglia mondiale ai Campionati del Mondo su pista testimoniando una sua grande crescita a livello internazionale e ottenendo un risultato storico per il ciclismo italiano.

Oggi la cremasca – tesserata per la Valcar Travel & Service, ma che ormai da quasi un paio d’anni vive e si allena ad Aigle al centro pista dell’UCI per migliorarsi – ha raccolto il frutto di tanti sacrifici e un premio alla sua testardaggine. Meritato!

Miriam, dopo aver fatto segnare questa mattina il record italiano in qualificazione con 33″410, ha vinto la medaglia di bronzo nei 500 metri migliorando ulteriormente il suo record italiano con 33″171. Vece è arrivata a 50 millesimi dal titolo, andato alla tedesca Lea Sophie Friedrich, e a 17 millesimi dall’argento, andato alla messicana Jessica Salazar.

La quasi 23enne Miriam Vece ha fatto qualcosa di straordinario: mai nessuna azzurra, da quando è stata istituita questa disciplina nel 1995, aveva mai raggiunto il podio. La cremasca riporta l’Italia protagonista a livello internazionale nelle discipline veloci. “Devo realizzare ancora quello che ho fatto – ha detto a caldo l’azzurra -. Sapevo di essere in condizione ma un podio mondiale non immaginavo di raggiungerlo. Sono veramente contenta: vivo ad Aigle (dove c’è il centro mondiale dell’UCI, ndr) e questo mi ripaga di tutti i sacrifici”. 

Dino Salvoldi sottolinea un aspetto non secondario: “Forse non tutti si rendono conto di quanto realizzato da Miriam. Il suo tempo, 33”171, è a soli 50 centesimi dalla campionessa del mondo, la tedesca Friedrich (33”121). Se teniamo conto anche del tempo che ha fatto sui 200 metri non possiamo che essere felici”.

Sull’anello di Berlino l’azzurra che aveva già dato prova del suo talento registrando il suo personale nei 200 metri lanciati, nuovo record italiano in 10”580, si conferma nei 500 metri. Con un rilevamento cronometrico di 33″410, quarto miglior tempo, oltre a migliorarsi e a stampare un nuovo record nazionale di specialità, conquista la finale a otto. Un grande risultato per la sprinter azzurra di Romanengo (campionessa europea di specialità nel 2018), che nella finale abbassa ancora il crono in 33″171 portandosi a casa il bronzo.

CLASSIFICA:

1. Lea Sophie Friedrich (Germania) 33,121
2. Jessica Salazar Valles (Messico) 33,154
3. Miriam Vece (Italia) 33,171
4. Pauline Sophie Grabosch (Germania) 33,179
5. Anastasiia Voinova (Russia) 33,476
6. Daria Shmeleva (Russia) 33,494
7. Urszula Los (Polonia) 33,923
8. Kyra Lamberink (Olanda) 34,004