VYSOCINA (REPUBBLICA CECA) – Lo devo ammettere: quando sono partito per questo viaggio dubitavo di potermi entusiasmare per gli scenari della Repubblica Ceca. Con i panorami delle Alpi stampati in testa, come potevo farmi scaldare il cuore dagli 800 metri di altitudine delle colline ceche?

Al termine dei 50 km percorsi nel cuore della Vysocina, però, mi sono dovuto ricredere: quando ci si trova davanti a una sterminata distesa verde, che si dissolve solo dietro la linea dell’orizzonte, non si può restare indifferenti (foto Petr Slavik).

È proprio l’incontro armonioso di boschi e prati la cartolina di questa regione centrale della Repubblica Ceca, un tempo parte della Boemia e ora divenuta un paradiso per gli sportivi, non solo quelli su due ruote. Il contatto con la natura si instaura già la mattina, guardando fuori dalla finestra di una delle piccole e caratteristiche guesthouse della regione, nel nostro caso, la Guesthouse Pod Drátníkem (http://www.poddratnikem.cz/ – foto dalla finestra), dove ho pernottato con gli altri nove giornalisti europei presenti a questo viaggio.

Bastano pochi metri per mettere le ruote sul primo sentiero: accompagnati dalle guide della Czech Mtb Holidays, il gruppo si è addentrato nei boschi, all’interno dei quali sono stati ricavati 335 km di percorsi ciclabili, molti dei quali su ghiaia o terra. Ce n’è per tutti i gusti: veloci, tecnici, ma anche alla portata dei meno spericolati.

Grazie ai fondi europei, nazionali e regionali, questa rete di sentieri è stata mappata e divisa in quattro colori: rosso, blu, giallo e verde. Non c’è settore, svolta o incrocio senza questa segnalazione, in grado di orientare la marcia dei biker di qualunque nazionalità. Di più, circa ogni tre chilometri l’atleta o il passeggiatore può incrociare un cartello che riporta la sua esatta posizione e le direzioni possibili.

E, credetemi, la cartellonistica è fondamentale in una regione che, e siamo al secondo pregio, ha pochi centri urbani e un traffico automobilistico pari a ‘0’: nei cinquanta chilometri percorsi, una sola auto incrociata, un gruppo di altri biker e, all’incirca, una cinquantina di camminatori. Insomma un’oasi naturale e silenziosa, dove è facile incrociare qualche specie animale tipica del posto: mufloni, vari tipi di uccelli e farfalle.

Sentieri, dunque, ma anche strade per gli amanti delle biciclette da corsa che, come detto, non avranno da preoccuparsi per la convivenza con le auto: qui i padroni della strada sono i ciclisti. E non mancano nemmeno i centri storici: tra questi Žďár nad Sázavou, dove sorge il Santuario di San Giovanni Nepomuceno, chiesa gotica progettata dall’architetto italo-boemo Jan Blažej Santini-Aichel e dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1994.

Ovviamente chi viene a Vysočina non deve aspettarsi salite né lunghe né troppo impegnative: per chi pedala su strada il percorso è vallonato, mentre i single track per le ruote grasse sono veloci e scorrevoli, ideali per chi non è troppo allenato o vuole stare in mezzo alla natura con la propria famiglia.

Per gli amanti delle discese, invece, le località migliori si trovano nel nord della Repubblica Ceca, dove in dieci anni sono stati costruiti moltissimi bike park e altrettanti sentieri per i riders. Tra 24 ore saprò dirvi se la Cannondale Bad Habit 4 che mi hanno messo a disposizione avrà trovato pane per i suoi denti.

(Servizio a cura di Roberto Amaglio)