APELDOORN (NED) – Come era prevedibile nella finale del Keirin non c’è stata storia per l’oro, ma per i colori azzurri è arrivata una bellissima sorpresa. L’olandese Harrie Lavreysen, dominatore incontrastato nelle discipline veloci, ha vinto per distacco relegando al secondo posto Mateusz Rudy e al terzo uno strepitoso Stefano Moro.

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Il pistard italiano è stato protagonista di una rimonta nel corso dell’ultimo giro che l’ha portato sul gradino più basso del podio.

Dopo la medaglia nella Madison femminile arriva dunque un altro bronzo. Un risultato storico poiché in questa specialità l’Italia non era mai salita su un podio in un europeo e a livello internazionale erano anni che il colori azzurri non si affacciavano ai primi posti.

Stefano Moro, 26 anni di Bergamo, porta per la prima volta l’Italia sul podio europeo del keirin. Non era mai accaduto nella storia dei continentali: “Se me l’avessero detto solo un anno fa non ci avrei creduto. Solo da poco sono tornato a fare velocità dopo aver fatto parte del gruppo endurance.”

L’Italia chiude i Campionati Europei di Apeldoorn con sei medaglie e al settimo posto nel medagliere. Due ori, conquistati dal quartetto femminile e da Matteo Bianchi, e quattro bronzi.

Il bilancio finale spetta al CT Marco Villa: “Europei positivi. Con i quartetti, che sono la base per la qualificazione alle Olimpiadi, abbiamo lavorato bene. Ho avuto indicazioni importanti nelle specialità olimpiche. Abbiamo avuto anche l’occasione di provare diversi giovani e visto crescere ancora il settore della velocità. Io sono soddisfatto.”