VAL DI SOLE (TN) – Era un weekend che il direttore tecnico Luca Bramati aveva cerchiato in rosso da inizio stagione; non solo per l’importanza dell’evento, non solo perché collocato a una settimana dai campionati europei Juniores e Under 23 di Anadia, ma soprattutto perché di fronte ai 20.000 tifosi italiani attesi bisognava ben figurare: disponibilità nei confronti dei supporters, stile e, ovviamente, performance erano ciò che i quattro atleti del Trinx Factory Team avrebbero dovuto esprimere sui sentieri trentini. E l’obiettivo è stato centrato con Lucia Bramati, Eva Lechner, Cristian Bernardi e Gioele Bertolini che in Val di Sole hanno ricevuto quattro giorni di affetto da parte dei loro tifosi, regalando in cambio prestazioni interessanti (nelle fotografie di Maxime Schmid).

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Nello short track di giovedì, prima prova del lungo weekend italiano, l’under 23 Lucia Bramati ha centrato la sua prima top 20 in Coppa del Mondo chiudendo ventesima l’xcc, specialità in cui la ventenne di Sandrigo sta prendendo sempre maggior confidenza, anche grazie alla sua innata capacità di indovinare le partenze.

Meno fortunata per l’atleta la prova domenicale del cross country olimpico, durante la quale Lucia ha accusato piccoli problemi fisici che non le hanno permesso di esprimersi sui suoi livelli.

Bertolini - credit Maxime Schmid

credit Maxime Schmid

A chiudere il weekend in Val di Sole ci ha pensato Gioele Bertolini che, su uno dei tracciati a lui più cari, è tornato a distanza di un anno tra i migliori 30 al mondo in Coppa del Mondo. I buoni segnali denotati due settimane fa a Leogang, hanno trovato un altro riscontro in Val di Sole, dove il valtellinese, reduce da due settimane in altura a Livigno, è scattato dalla piazzola numero 50, recuperando posizioni giro dopo giro e sfiorando un piazzamento tra i primi 25 al mondo.

Importante esperienza fatta in vista degli Europei di categoria anche per Cristian Bernardi, tornato sul tracciato che lo aveva visto debuttare in Coppa del Mondo solo dieci mesi fa. Al trevigiano è mancato solo un giro per centrare la sua miglior prestazione dell’anno, pagando solo nel finale il ritmo degli avversari e dovendo dire addio al sogno di entrare a sua volta tra i migliori 30 under 23 del mondo. Per il ragazzo classe 2001, comunque, una importante lezione in vista del debutto con la maglia azzurra agli Europei.

Nonostante l’esperienza maturata in oltre 20 anni di carriera ai massimi livelli, è stato un ritorno da ricordare anche per Eva Lechner, tornata a calcare i palcoscenici della Coppa del Mondo nella specialità del Cross Country; lei che negli ultimi mesi sta ponendo le basi per diventare una specialista nelle lunghe distanze. Il ritorno nell’xco, agonisticamente parlando, ha presentato il conto, ma la bolzanina ricorderà a lungo quei passaggi nei boschi trentini dove, solo qualche anno fa, c’erano pochi appassionati e che ora si sono trasformati in una delle torcide più calde di tutto il circus della mountain bike.