BREST (FRANCIA) – Si dice che quando soffia il vento, nessuno naviga nella turbolenza meglio dei bretoni. Nelle ultime settimane si sono dimostrati all’altezza della sfida e dell’opportunità. Hanno anche dimostrato la loro fedeltà al Tour de France quando il cielo si è oscurato sopra Copenhagen. Il congestionato calendario sportivo estivo del 2021 (anche per il rinvio delle Olimpiadi) ha costretto a rimandare la prima visita del Tour in Danimarca al 2022.

Invece di dirigersi a nord, la 108esima edizione viaggerà verso ovest e la sua prima tappa si terrà a Brest, che è solo seconda a Parigi per quanto riguarda l’accoglienza del Grand Départ. In passato la partenza del Tour dalla punta più estrema della Bretagna, ha spianato la strada al successo di Fausto Coppi nel 1952, all’ultima vittoria di Eddy Merckx nel 1974 e poi quella di Carlos Sastre nel 2008 (foto foto A.S.O. / Alex Broadway).

Dopo la 32esima visita della Grande Boucle alla città di Brest, apparsa per la prima volta nel programma di gara nel 1906, il percorso porterà la carovana ad esplorare tutta la zona costiera della Bretagna e i territori interni della Argoat. La diversità dei paesaggi permette di creare delle tappe selettive e di dare ai favoriti l’onere di essere subito all’altezza delle loro responsabilità. I dettagli saranno annunciati per queste quattro tappe tutta bretoni durante la presentazione del Tour il 29 ottobre al Palais des Congrès di Parigi.




Il Tour de France in Bretagna: i numeri chiave

– 170 tappe che si sono svolte con la partenza o l’arrivo nella regione dal 1906

– 33 diverse città della Bretagna hanno ospitato una tappa

– 6 Grands Départs hanno avuto luogo in Bretagna: a Brest (1952-74-2008) e a Rennes (1964), Plumelec (1985) e Saint-Brieuc (1995).

– 153 corridori bretoni hanno corso nel Tour tra il 1905 e il 2019 (record di partecipazione nel 1958: 14).

– 4 bretoni hanno vinto il Tour de France: Lucien Petit-Breton (1907-08), Jean Robic (1947), Louison Bobet (1953-54-55) e Bernard Hinault (1978-79-81-82-85)