SANREMO (IM) – Con una progressione poderosa, il tedesco John Degenkolb(Giant-Alpecin) rimonta il vincitore uscente Alexander Kristoff (Katusha) e vince l’edizione numero 106 della Milano-Sanremo.
Sul ritrovato traguardo di via Roma – quello storico della Classicissima di Primavera – Degenkolb è stato perfetto nella scelta dei tempi è ha bruciato tutti gli avversari. Secondo Kristoff, terzoMichael Matthews (Orica-GreenEdge), quarto Peter Sagan (Tinkoff-Saxo) e quinto il ligure Niccolò Bonifazio(Lampre-Merida) che fino a 50 metri dal traguardo ha sognato la vittoria dei sogni. Bravo anche il suo compagno di colori Davide Cimolai (Lampre-Merida), ottavo (foto Photobicicailotto, arrivo e podio).
Si parte con la pioggia ed il maltempo accompagnerà quasi l’intera corsa, solo negli ultimi chilometri verso Sanremo spunterà un timido sole. Dopo pochi chilometri subito all’attaccoJan Barta (Bora-Argon 18), Sebastian Molano (Colombia), Maarten Tjallingii (LottoNL-Jumbo) e l’italiano Andrea Peron (Novo Nordisk) ed è la miccia che accende il fuoco della fuga di giornata a cui si aggiungo poco dopo altri corridori fino a formare un folto gruppetto di undici atleti. Ai quattro già citati si sono agganciati anche Stefano Pirazzi (CSF Bardiani),Adrian Kurek (CCC Sprandi Polkowice), Matteo Bono (Lampre-Merida),Serge Pauwels (MTN-Qhubeka), Julien Berard (Ag2r-La Mondiale),Tiziano Dall’Antonia (Androni Giocattoli) e Marco Frapporti (Androni Giocattoli). L’accordo è ottimo in breve il vantaggio massimo raggiunge i 10’35” (nella foto ANSA, la fuga).

Un momento della gara ciclistica Milano Sanremo. Milano, 22 marzo 2015. ANSA/CLAUDIO PERI

Un momento della gara ciclistica Milano Sanremo. Milano, 22 marzo 2015. ANSA/CLAUDIO PERI


La fuga è numerosa e soprattutto pericolosa così ancora prima di arrivare al Turchino, le formazioni rimaste fuori dal tentativo d’attaccco, vale a dire Tinkoff Saxo, Trek Factory Racing, Giant-Alpecin ed Etixx-QuickStep tirano il gruppo che va a limare il gap che si era fatto un po’ troppo corposo. Negli ultimi 45 chilometri restano in dieci al comando perché si stacca il colombiano Molano.
La corsa si accende sul Capo Berta. Allunga il laziale Stefano Pirazzi (CSF Bardiani) e alla sua ruota si porta il bresciano Matteo Bono (Lampre-Merida), mentre l’avanguardia del gruppo si fa sempre più vicina. Resta poi il solo Bono a comandare la corsa a 30 chilometri dalla conclusione. Il corridore della Lampre affronta in testa la Cipressa con una trentina di secondi sul gruppo dei migliori che è tornato compatto alle sue spalle.
A meno 25 chilometri dalla conclusione, viene riassorbito anche Bono e si entra nella fase decisiva della corsa. Entrano in azione gli uomini del Team Sky e soprattutto quelli della BMC con il trentino Daniel Oss che allunga una volta tornati sull’Aurelia. Sull’italiano si riporta anche Geraint Thomas (Sky) e i due prendono un margine di vantaggio sul gruppo, coperti dai compagni di squadra.
Oss e Thomas iniziano l’ultima salita del Poggio con una ventina di secondi di vantaggio sui primi inseguitori. La salita misura 3700 metri e al traguardo mancano ormai solamente 10 chilometri. A sorpresa, a poco meno di 8 km dalla conclusione, il gallese Geraint Thomas allunga al comando e stacca Daniel Oss.
Fluida l’azione del corridore della Sky che guadagna in un batter di ciglio una quindicina scarda di secondi sul gruppo tirato da Luca Paolini della Katusha.
Si muove anche l’ex iridato Philip Gilbert (BMC) che prova ad uscire dal gruppo, subito chiuso da Zdenek Stybar (Etixx – Quick-Step) ed Oscar Gatto (Androni Giocattoli). E allora parte in contropiede il suo compagno Greg Van Avermaet che fa esplodere la corsa. Sul belga che nel frattempo è andato a riprendere Thomas si riportano anche Peter Sagan(Tinkoff Saxo), Fabio Felline (Trek) e Michael Matthews (Orica-GreenEdge) che formano il nuovo quintetto di testa nella discesa verso l’Aurelia. Perdono contatto invece NibaliGreipel. Nel primo gruppo inseguitore una caduta in discesa mette fuori dai giochi in un colpo solo Gilbert, Kwiatkowsy, Stybar e il vincitore dell’edizione 2013 della SanremoGerald Ciolek.
Il gruppo torna compatto negli ultimi chilometri, davanti c’è ancora il comasco Luca Paolini (Katusha) che però ha già speso tanto ed è costretto a lasciare al vento troppo presto il compagno Kristoff, vincitore della Sanremo 2014, che prova a resistere, con un ottimo Niccolò Bonifazio, 21enne ligure della Lampre-Merida, ma entrambi si devono inchinare di fronte alla formidabile e poderosa rimonta del 26enne tedesco John Degenkolb che conquista la vittoria più bella e importante della sua carriera.
Milano-Sanremo 2015 - podio
LE DICHIARAZIONI DEL VINCITORE
Lo sprint finale: “E’ stata emozione pura. In un primo momento non riuscivo a crederci. 50m prima della linea ho pensato che non sarei stato capace di battere Alex [Kristoff] perché era partito davvero forte. Ma ho continuato a credere in me stesso. C’era ancora differenza di potenza e velocità, ma poco prima della linea lui ha finito il gas e sono riuscito a vincere. Ho pensato all’anno scorso, quando ho avuto le lacrime agli occhi perché ho avuto la più grande delusione nel ciclismo della mia vita [NDR: ha finito 39° a 1’54 “]. Quest’anno ho avuto le lacrime agli occhi perché sono riuscito ad impormi. È bellissimo.”
Milano-Sanremo 2015 - Degenkolb
Restare calmi e invisibili fino a Via Roma: “Questo è il trucco in una gara davvero speciale. Si parte da Milano e già in zona neutra tanti ragazzi sono nervosi. La cosa più importante è rilassarsi, mantenere la calma, salvare le gambe, salvare le gambe e salvare le gambe fino alla Via Aurelia. Bisogna posizionarsi bene: non troppo avanti e non troppo indietro. Bisogna trovare l’equilibrio. L’abbiamo fatto davvero bene oggi con tutta la squadra che mi ha posizionato perfettamente e sono davvero orgoglioso di loro.”
Esperienza: “L’esperienza è molto importante. Ho avuto bisogno di quattro anni per acquisire l’esperienza necessaria. Si può parlare con altri e avere buoni consigli ma credo che bisogna farsi la propria esperienza correndo e anche maturando delusioni come l’anno scorso. “
Non tra i favoriti: “Io credo veramente che non sia stato uno svantaggio. Mi sono preparato molto bene in inverno e sono entrato in forma al momento giusto. Anche se la settimana scorsa non abbiamo ottenuto i risultati dell’anno scorso alla Parigi – Nizza, non siamo impazziti per non aver vinto una tappa. Sappiamo che nel ciclismo tutto può succedere. Sapevo che la mia forma era buona è mi sono focalizzato per essere al 100% sulla Milano – Sanremo. Siamo arrivati ​​giovedi e  venerdì ho fatto una lunga pedalata. Ho fatto la stessa cosa negli ultimi tre anni, con la differenza che quest’anno ho vinto. “
Un anno incredibile: “Il 2 gennaio ha cambiato tutta la mia vita [John e sua moglie Laura sono diventati orgogliosi genitori di Leo Robert Degenkolb] e l’ha resa completa. Ho appena parlato con mia moglie al telefono e mio figlio stava dormendo al momento della vittoria. Forse non gli è andata poi così male… Vedremo cosa succederà ora. Ho quattro settimane davvero dure davanti a me, ma io sono mentalmente pronto per i prossimi appuntamenti. Faremo di tutto, di gara in gara, per ottenere i migliori risultati.”
ORDINE D’ARRIVO:
1. John Degenkolb (Giant-Alpecin) 6:46:16
2. Alexander Kristoff (Katusha)
3. Michael Matthews (Orica-GreenEdge)
4. Peter Sagan (Tinkoff-Saxo)
5. Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida)
6. Nacer Bouhanni (Cofidis)
7. Fabian Cancellara (Trek Racing Team)
8. Davide Cimolai (Lampre-Merida)
9. Tony Gallopin (Lotto-Soudal)
10. Edvald Boasson Hagen (MTN-Qhubeka)
Scarica qui: classifica finale