Buon 204° compleanno, bicicletta. Il primo brevetto per un velocipede (senza pedali e senza freni) è stato infatti registrato a New York il 26 giugno 1819, data considerata da allora, in modo convenzionale, la data di nascita della bicicletta moderna, anche se l’invenzione dell’antenata della bici sarebbe da attribuire al barone tedesco Karl von Drais nel 1817.

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FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta celebra questo importante anniversario sottolineando il ruolo strategico delle due ruote in tantissimi ambiti.

La bicicletta per la sicurezza stradale

Le statistiche di tutto il mondo dimostrano che i Paesi con le strade più sicure sono quelli dove è maggiormente diffuso l’uso quotidiano della bicicletta. Infatti, come ben espresso dal principio Safety in numbers (già recepito nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica approvato nell’agosto del 2022 all’unanimità nella Conferenza unificata Stato-Regioni) più sale l’uso della quotidiano della bici e più si riducono le vittime per tutti gli utenti della strada: pedoni, ciclisti e automobilisti.
La bicicletta per l’urbanistica
Lo sviluppo della mobilità ciclabile è la soluzione ai problemi del traffico e della congestione delle città. In Italia due terzi degli spostamenti in auto sono su tragitti inferiori ai 3 km, distanze minime che possono essere percorse più facilmente e più velocemente in bicicletta. Grazie alle bici a pedalata assistita, inoltre, la bicicletta non è più appannaggio di territori piatti come l’Olanda o città di pianura come Ferrara, ma diventa un mezzo alla portata di tutti, anche in contesti urbani su più livelli e per il pendolarismo periurbano su distanze più lunghe.
La bicicletta per la salute
L’obesità tra i bambini, con i tassi più alti d’Europa, è una delle emergenze sanitarie del nostro Paese, conseguenza dell’eccessiva sedentarietà. Come raccomanda la Società Italiana di Pediatria (SIP), con cui FIAB collabora da anni, è fondamentale garantire ai bambini il diritto di andare tutti i giorni a scuola a piedi o in bicicletta, azione che sta alla base della piramide dell’attività motoria.
Muoversi in bici è un’attività salutare a ogni età. È dimostrato che, tra gli anziani, chi usa quotidianamente la bicicletta ha un’età biologica di otto anni inferiore rispetto a chi usa sistematicamente l’auto. In un Paese come il nostro, tra i più anziani al mondo, questo salutare cambio di abitudini può offrire ai non più giovani ben otto anni in più di vita autonoma e di qualità, con meno carico sulle famiglie e sul sistema sanitario.

La bicicletta per la transazione ecologica

La bicicletta è uno strumento  pronto all’uso in grado di perseguire in modo semplice ed economico gli obiettivi di transizione energetica e climatica. I costi per le infrastrutture per la bici sono enormemente più bassi rispetto a qualsiasi altra forma di trasporto. Le due ruote sono la soluzione chiave per accelerare la transizione ecologica in corso.

La bicicletta per la difesa del reddito
Un mezzo a consumo zero perfetto per sostituire una buona fetta degli attuali spostamenti in auto può dare un grande contributo alla sovranità e alla sicurezza energetica di un Paese come il nostro, ancora troppo dipendente dalle importazioni di energia e quindi assai vulnerabile alle instabilità internazionali, dalla crisi di Suez di mezzo secolo fa all’odierna invasione dell’Ucraina. Una svolta, che è anche opportunità di enormi risparmi per le famiglie nel quotidiano e in grado di difenderne il potere d’acquisto in caso di aumenti improvvisi e incontrollati dei combustibili.