MADRID (SPAGNA) – Anche in Spagna, per almeno due settimana, tutti gli eventi sportivi si svolgeranno a porte chiuse a causa dell’acutizzarsi dell’emergenza Coronavirus. Lo ha confermato oggi il Ministro della Salute Salvador Illa, dopo il Consiglio dei Ministri. Illa ha riferito che tutti gli eventi sportivi “che coinvolgono un gran numero di tifosi” devono essere giocati senza pubblico sugli spalti. Già questa sera la partita di calcio degli ottavi di finale di Champions League tra Valencia e Atalanta si è svolta a porte chiuse, ma ora il provvedimento è generalizzato e preso a livello centrale e esteso a tutto il territorio nazionale. Non riguarda solo il calcio (LaLiga aveva già annunciato i prossimi due turni a porte chiuse), ma tutti gli sport.

L’obiettivo del decreto ha detto il ministro è: “Rendere compatibile lo svolgimento delle principali competizioni sportive con la necessità di garantire la tutela della salute pubblica”. La Spagna registra ad oggi 1.600 casi di infetti da Coronavirus e 35 morti. E diventato il secondo paese in Europa con il maggior numero di contagi, dopo l’Italia.

Già in mattinata il Ministero della Cultura e dello Sport aveva inviato una nota alle Federazioni in cui avvertiva della misura che sarebbe stato adottata e sollecitava “lo svolgimento a porte chiuse di tutte le competizioni e gli eventi sportivi professionistici e non professionistici, nell’ambito nazionale e internazionali, compresi quelli che si svolgono all’aperto”.

Il provvedimento, come era accaduto in Italia nelle settimane scorse, che lascia una situazione di dubbio e instabilità per le gare ciclistiche che non si svolgono in luoghi chiusi. E a nutrire dubbi sul suo regolare svolgimento ora è La Volta a Catalunya, che dovrebbe iniziare il il prossimo 22 marzo, ed è la prossima gara del calendario dell’UCI WorldTour, dopo la sospensione di diversi eventi in Italia, tra cui la Strade Bianche, la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo.