Già al Giro d’Onore se ne era parlato: la Federazione Ciclistica Italiana ha intenzione di rafforzare la collaborazione con il Governo per risolvere alcuni problemi del ciclismo. E ieri il presidente FCI Cordiano Dagnoni ha incontrato al Viminale il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

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Due i temi sul tavolo.

Il primo è, ovviamente, quello della sicurezza per tutti gli utenti delle bicicletta. Per la Federazione si tratta del primo di una serie di incontri istituzionali che dovrebbero portare alla realizzazione di una campagna di informazione sul tema con testimonial i campioni di ciclismo, che hanno già manifestato la loro disponibilità.

Oltre alla campagna di sensibilizzazione, alla festa del Comitato Lombardo dello scorso 17 dicembre il Consigliere Federale Gianantonio Crisafulli aveva confermato anche il progetto di inserire nel programma di scuola guida e di educazione civica dei moduli specifici sulla bicicletta e gli utenti deboli della strada: iniziativa che dovrebbe anch’essa vedere la luce nel giro di pochi mesi.

Il secondo, più ‘burocratico’, è stata la richiesta di individuare a livello nazionale un indirizzo univoco da dare ai Prefetti, al fine di uniformare le procedure per la concessione delle autorizzazioni alle gare ciclistiche. Una procedura che, nella sua applicazione, varia da provincia a provincia e che, vuoi dopo le disposizioni successive alla strage di Piazza San Carlo nel 2017 (con la necessità di predisporre il Piano della Sicurezza), vuoi per la digitalizzazione, vuoi per le limitazioni rese necessarie negli anni della pandemia è diventata pachidermica.

Il presidente Cordiano Dagnoni, al termine dell’incontro, si è dichiarato soddisfatto: ‘Il Ministro è da sempre vicino al ciclismo e ha mostrato la massima disponibilità ad ascoltare le problematiche del nostro mondo.’