BARCELLONA (SPAGNA) – Con il crescere dell’emergenza Coronavirus in tutta Europa, ieri l’Oms ha dichiarato Covid-19 come una pandemia -, aumenta anche il numero di paesi che bloccano manifestazioni pubbliche e sport e di conseguenza anche le gare ciclistiche. Appare chiaro che giorno dopo giorno si va verso uno stop totale dell’attività in tutta Europa.

Delle gare italiane già sappiamo, oggi anche il Belgio ha dato l’alt e ha annullato tutte le classiche di marzo nelle Fiandre, ma altri stati stanno prendendo provvedimenti importanti. Anche in Olanda è intervenuto il Governo che ha scelto di proibire tutte le manifestazioni sportive e non con più di 100 persone: annullate quindi la Drentse Acht van Westerveld femminile di domani, la Ronde van Drenthe (14 marzo) e l’Olympia’s Tour (18-22 marzo).

In Spagna la Federazione Ciclistica (RFEC) ha deciso di sospendere i calendari nazionali per i prossimi due weekend: la misura riguarda gare dilettantistiche e amatoriali, ma anche il prossimo evento WorldTour, la Volta a Catalunya (23-29 marzo), attenendosi al decreto del Governo della Generalitat de Catalunya ha deciso di sospendere quella che avrebbe dovuto essere una storica centesima edizione. La corsa, se sarà possibile, sarà recuperata in un’altra data altrimenti, hanno fatto sapere gli organizzatori, sarà rimandata nel 2021. La gara si svolge ininterrottamente dal 1939, pochi mesi dopo la fine della Guerra Civile Spagnola.

In Francia, mentre la Parigi-Nizza non si ferma, altre due corse professionistiche che si dovevano svolgere nella regione della Loira sono state annullate: si tratta del GP Cholet (29 marzo) e del Circuit Cycliste Sarthe (7-10 aprile).