BEVILACQUA (VR) – Nei giorni scorsi la festa del Fan Club Elia Viviani al castello di Bevilacqua, nel Veronese, ha creato l’occasione di un incontro davvero speciale. Uno di fronte all’altro gli ultimi due campioni olimpici maschi della pista italiana: da una parte, appunto, Elia Viviani, campione olimpico dell’Omnium a Rio 2016, dall’altra Silvio Martinello, campione olimpico della Corsa a punti ad Atlanta 1996. Va specificato che alle Olimpiadi americane arrivò anche l’oro di Andrea Collinelli nell’Inseguimento individuale, ma prima di quello di Martinello (foto Photobicicailotto).

Elia, 31 anni, e Silvio, 57 anni, hanno vissuto entrambi l’emozione di un oro olimpico, l’incredulità del momento e la fama che ti ritrovi addosso e che non ti abbandona mai più. Ma i due sono legati incroci e circostanze che hanno fatto spesso incontrare i loro destini come racconta oggi una pagina della Gazzetta dello Sport.

Sei Giorni di Milano del 2008, Silvio Martinello era il direttore tecnico della Federciclismo. Aveva notato un giovane Juniores di talento, un certo Elia Viviani, uno che vinceva il Giro lanciato contro i professionisti. Lo chiamò, lo iniziò a seguire e dispensò anche qualche utile consiglio. Elia poi ha confermato tutto il suo talento diventando uno dei più grandi campioni a livello mondiale, capace di coniugare alla perfezione attività su strada e pista.

Elia non ha ricordi dell’oro olimpico vinto da Martinello nel 1998, mentre Silvio ricorda eccome quello di Viviani a Rio 2008 quando era la spalla tecnica in cronaca sulla Rai nel racconto dell’impresa del veronese. Serata di grandi emozioni per tutti in quel Ferragosto.

Altro legame tra i due è rappresentato da Marco Villa che con Silvio ha condiviso tante Sei Giorni, due ori mondiali e il bronzo olimpico a Sydney 2000 nell’Americana; oggi Villa è il CT della Nazionale italiana della pista e ha condotto Viviani a grandi successi.

Anche Marco Villa era presente a Bevilacqua, inevitabile a tavola parlare di pista, degli ormai imminenti Mondiali (Berlino, dal 26 febbraio) e poi del grande appuntamento olimpico di Tokyo 2020. La pista azzurra dal grande passato ha ora un nuovo e ambizioso presente e un futuro prossimo che potrebbe diventare straordinario, perchè nella scia di Elia Viviani si è formato un gruppo eccezionale.