MILANO (MI) – Tra le tracce proposte per la prima prova scritta della Maturità 2019, in corso questa mattina nelle scuole italiane, ce ne è anche una dedicata a Gino Bartali Giusto tra le Nazioni. È il riconoscimento che il ciclismo e lo sport sono parte integrante della nostra storia e della formazione civile di ognuno di noi.

La traccia è questa: «Il grande campione di ciclismo Gino Bartali tra sport e storia: partendo da un articolo di Cristiano Gatti del 2013, i ragazzi dovranno riflettere sui meriti non solo sportivi del Bartali uomo che con la sua bicicletta non ha esitato a infilare nel telaio documenti falsi per consegnarli agli ebrei braccati dai fascisti salvandoli dalla morte».

Il mitico Ginettaccio, cattolico devoto, durante l’occupazione tedesca in Italia salvò centinaia di ebrei locali ed ebrei rifugiati dai territori prima sotto controllo italiano, principalmente in Francia e Jugoslavia. Bartali, venne spiegato nel 2013 al momento della nomina di Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem, agì “come corriere, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito falsi documenti a vari contatti e tra questi il rabbino Cassuto”.