MILANO (MI) – Abbiamo pubblicato questa mattina le dichiarazioni del team manager del Gs Massì Supermercati John Cattaneo con le quali annunciava l’intenzione di non far partecipare i suoi ragazzi al prossimo Campionato Regionale Lombardo su strada per la categoria Juniores, in programma a Taino il 24 giugno, come forma di protesta contro la decisione presa dal Comitato Lombardo della Federciclismo di togliere il limite di corridori che una singola società può iscrivere all’evento. 

Il responsabile della Struttura Tecnica Regionale Stefano Pedrinazzi ha voluto replicare spiegando quelle che sono state le motivazioni del provvedimento. “La decisione di togliere il limite e la selezione degli atleti per il Campionato Lombardo è arrivata dalla constatazione che quest’anno in Lombardia ci sono 190 atleti Juniores tesserati. Da una parte non ci sembrava giusto porre limitazione e impedire a qualcuno di loro di poter inseguire il sogno di vincere il Campionato Regionale, considerando che siamo sotto il limite dei 200 iscritti, e dall’altra parte non volevamo penalizzare nemmeno l’organizzazione. Tra le componenti del ciclismo ci sono anche gli organizzatori di gare, che di questi tempi sono sempre più in calo e quindi abbiamo pensato, per gratificarli il più possibile, di non porre un ulteriore limite numerico, oltre a quello che già esiste abitualmente per regolamento, alle iscrizioni. È stata anche una forma per tutelare i ragazzi e le società per permettere a tutti di vivere questa importante giornata”.

“Detto questo sono pienamente consapevole che al di là della situazione specifica ci sia un problema generale che riguarda la categoria Juniores – aggiunge Pedrinazzi -, un problema che non riguarda solo la Lombardia, ma tutto il movimento nazionale. Ne ho già parlato anche con il responsabile della Struttura Tecnica Nazionale Ruggero Cazzaniga perchè senza dubbio bisogna cercare una soluzione. Non sarà semplice, ma credo che valga la pena sederci attorno ad un tavolo e discuterne per il bene del movimento. Purtroppo, da questo tipo di situazioni chi ci rimette sono sempre i ragazzi, nel caso specifico della Massì, che non potranno quel giorno andare a competere per vincere la maglietta di campione regionale. Questo non mi sembra giusto. Noi siamo sempre disponibili qui in Comitato a confrontarci con le società e a provare insieme a trovare una soluzione per il bene di tutti. Il nostro principale obbiettivo resta quello di tutelare i giovani ciclisti”.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)