CERESARA (MN) – Riccardo Minali sta vivendo quest’anno la sua seconda stagione tra i professionisti. Sempre con la maglia dell’Astana Pro Team. Una stagione iniziata sotto i migliori auspici, con i primi risultati arrivati già in inverno in pista e, soprattutto, due belle vittorie ottenute in volata al recente Tour de Langkawi, in Malesia (seconda tappaquarta tappa).

Due vittorie che ci hanno fatto rivedere il Riccardo Minali dei tempi migliori, quello che tra i dilettanti si era segnalato come uno dei migliori velocisti delle ultime stagioni. Lo abbiamo intercettato oggi a Ceresara, in occasione del Gp della Possenta per dilettanti in cui era impegnato il fratello minore Michael, che corre come lui nel passato, col Team Colpack. “L’annata è cominciata molto bene – ammette il 22enne veronese di Isola della Scala –, finalmente è anche arrivata la prima vittoria da professionista e sono contento di essere riuscito a rompere il ghiaccio. E poi è arrivata subito anche la seconda”.

Cosa è cambiato rispetto ad un anno fa?

“Sicuramente rispetto all’anno scorso ho più esperienza, ma poi penso di essere migliorato tanto in salita. Nel senso che sui percorsi un po’ più mossi riesco a pedalare meglio rispetto al passato e questo mi permette di arrivare più fresco in volata. Ho fatto dei lavori specifici in palestra anche lo scorso inverno che mi hanno permesso di migliorare”.

Oltre a alle tue due vittorie, è tutta l’Astana ad essere partita davvero forte quest’anno…

“È vero. La mia sensazione è che non essendoci più un grande capitano come poteva essere l’anno scorso Fabio Aru, c’è più spazio per tutti, si corre con maggiore tranquillità, senza grandi pressioni ed i risultati ne sono una diretta conseguenza”. 

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?

“Non so ancora se il 4 aprile correrò la Scheldeprijis in Belgio, ma sicuramente dal 17 al 22 aprile sarò al via del Giro di Croazia. Lo scorso anno lì feci un secondo posto dietro a Ruffoni ed un terzo posto. L’obbiettivo è quello di provare a vincere almeno una tappa”.

Ti vedremo al Giro d’Italia? “No, quest’anno con la squadra abbiamo deciso niente Grandi Giri per me”.

Quando ti rimane qualche ritaglio di tempo e sei a casa, come vediamo oggi, non perdi l’occasione per tornare alle origini e venire a vedere qualche gara giovanile. “Sì sicuramente è una cosa che faccio con piacere e poi qui oggi corre anche mio fratello Michael e mi piace seguirlo quando mi è possibile”.

Qualche volta gli dai qualche consiglio? “Ma sì parliamo del più e del meno, ci confrontiamo. Lui è al primo anno nella categoria Elite e Under 23 e quest’anno deve fare la gavetta come tutti ed è giusto che lavori soprattutto per la squadra. Poi dall’anno prossimo e l’altro ancora avrà modo di giocarsi le sue possibilità”.  

(Servizio a cura di Giorgio Torre)