AIGLE (SVIZZERA) – La terza giornata di gare al Velodromo di Aigle per i Campionati del Mondo Juniores su Pista non hanno portato particolari soddisfazioni all’Italia, che aveva giocato un ruolo da protagonista durante le prime due giornate, ma non sono mancati gli spunti interessanti. Per prima cosa è stato fissato un nuovo record del mondo quello dell’Inseguimento individuale femminile. Poi sono stati assegnati quattro titoli iridati.
Kilometro cronometrato maschile

Il podio del Km cronometrato maschile

Il podio del Km cronometrato maschile

Il canadese Stefan Ritter è stato il ventunesimo atleta a partire per la prova del Km cronometrato. Ha fermato le lancette sul tempo di 1:01.673 e ha poi dovuto attendere l’arrivo di altri 17 corridori prima di avere la conferma di essere il nuovo campione del mondo di specialità nella categoria Juniores.
Il neozelandese Bradly Knipe si è preso la medaglia d’argento (1:01.897), mentre la medaglia di bronzo è finita al collo del coreano Junggyu Na (1:02.573).
Ventisettesimo tempo per l’italiano Nicolò Gozzi in 1’06”706 e 31° Michele Gazzoli in 1’07”532.

Corsa a punti Maschile

Il polacco Szymon Krawczyk vince il Mondiale della Corsa a punti Juniores

Il polacco Szymon Krawczyk vince il Mondiale della Corsa a punti Juniores

Quarto un anno fa ad Astana, oggi il polacco Szymon Krawczyk è riuscito a laurearsi campione del mondo della Corsa a punti al termine di una gara molto vivace. Già due volte campione nazionale su strada (2015 e 2016) il polacco ha dimostrato di avere stoffa anche in pista. Secondo posto per il britannico Matthew Walls, mentre Wen Chao Li (Chinese Taipei) è salito sul terzo gradino del podio.
Sfiora l’accesso alla finale l’itlaiano Matteo Donegà.

Inseguimento individuale Donne Junior

Il podio dell'Inseguimento individuale Donne Junior

Il podio dell’Inseguimento individuale Donne Junior

A soli 16 anni la russa Maria Novolodskaya veste la maglia iridata di campionessa del mondo dell’Inseguimento individuale e fissa il nuovo record del mondo. Seconda la scorsa settimana al Campionato Europeo di Montichiari, oggi Maria Novolodskaya è partita fortissima fin dalle qualifiche dove è riuscita a fissare il nuovo record: 2:22.410. In finale è riuscita a battere l’australiana Jade Haines. La medaglia di bronzo l’ha conquistata la neozelandese Ellesse Andrews che nella finalina ha superato la polacca Nikola Rozynska.
Elena Pirrone ottiene il 17° tempo in 2’29”298. Anche Elena è al suo primo anno, quindi questa esperienza è fondamentale – dice il CT azzurro Edoardo Salvoldi -. È partita troppo forte rispetto alle sue attuali potenzialità ed ha pagato sul finale non mettendo in luce così il suo reale valore”.

Scratch Donne Junior

Il podio dello Scratch femminile

Il podio dello Scratch femminile

L’azione decisiva è nata a meno 11 giri dalla conclusione dei 38 previsti per l’assegnazione del titolo mondiale dello Scratch Donne Junior. Ad attaccare è stata la britannica Rebecca Raybould che con coraggio ha sorpreso tutte le avversarie. Medaglia d’argento per la canadese Devaney Collier davanti all’australiana Kristina Clonan.

Le festa della britannica Rebecca Raybould

Le festa della britannica Rebecca Raybould

Le speranze di podio per l’Italia nella terza giornata dei Mondiali su Pista Juniores, considerate le specialità in programma, erano obiettivamente affidate ad Elisa Balsamo proprio nello Scratch, ultima finale di oggi. Elisa difendeva il titolo iridato vinto ad Astana e si presentava in ottima forma. L’azzurra ha superato agevolmente la sua manche di qualificazione piazzandosi terza. Poi le cose non sono andate nel verso giusto, e non per difetto della Balsamo e neppure a causa della sfortuna. Purtroppo c’è ancora lo zampino della Giuria, che non ha rilevato la scorrettezza dell’australiana Kristina Clonan quando ha stretto contro la balaustra la nostra atleta impegnata a chiudere sulla britannica Rebecca Raybould in fuga. Così l’attacco è andato a buon fine., Con tanta amarezza Elisa Balsamo chiude al settimo posto.
“Sono azioni che possono succedere in corsa – dice il CT Salvoldi –. La giuria non ha preso però nessun provvedimento. E’ stato in quel momento che abbiamo perso la corsa perché Elisa non ha più trovato il varco”.
In precedenza Gloria Manzoni e Martina Fidanza, argento europeo e mondiale della Velocità Olimpica, hanno affrontato la Velocità individuale. Elevatissimo il tasso tecnico evidenziato fin dalle qualifiche a tempo nei 200 metri. Su ventinove partenti Fidanza ferma il crono sul nono tempo, Manzoni sul dodicesimo. Entrambe passsano ai sedicesimi di finale. Manzoni non accede agli ottavi, mentre Fidanza guadagna gli ottavi. Costretta ai recuperi non riesce a superare il turno. Il solo rammarico, se posso così chiamarlo, è di non aver inserito un’atleta tra le otto – chiosa Salvoldi –. Sono state entrambe brave, soprattutto Martina, che ha vinto la manche contro l’inglese. Poi, ha dato il massimo contro l’olandese, ma era troppo forte (entrerà poi tra le quattro semifinaliste in corsa per le medaglie, ndr) . Considerando che Martina è al suo primo anno, questa è un’ottima esperienza. Nelle discipline di velocità individuale sappiamo che dobbiamo lavorare ancora molto per crescere”.
Domani si contenderanno il podio mondiale la francese Mathilde Gros (miglior tempo in qualifica), la tedesca Pauline Sophie Grabosc, la neozelandese Emma Cumming e, appunto, l’olandese Hetty Van De Wouw.
È iniziato anche l’Omnium uomini con l’azzurro Moreno Marchetti (fresco bronzo mondiale dello scratch). L’azzurro ha cominciato con l’ottimo secondo posto nello scratch, si è piazzato al 10^ posto nell’ inseguimento individuale e 11° nell’eliminazione. La classifica dopo tre prove vede in testa il danese Julius Johansen con 112 punti, seguito dal neozelandese Campbell Stewart con 106 punti e dal britannico Fred Wright con 100 punti. Marchetti è settimo con 80 punti.
Domani si disputeranno le ultime tre prove che assegneranno il titolo.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)