AIGLE (SVIZZERA) – L’italiano Matteo Spreafico è stato squalificato dall’UCI per tre anni per le positività ai controlli antidoping riscontrate al Giro d’Italia 2020: l’ex corridore della Vini Zabù non potrà gareggiare fino al 21 ottobre 2023. Il 28enne di Erba era stato trovato positivo ai test effettuati il 15 e 16 ottobre, tappe di Cesenatico e Monselice. La Vini Zabù lo scorso ottobre lo aveva licenziato.

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Questo il comunicato dell’UCI.

L’Union Cycliste Internationale (UCI) comunica che il corridore italiano Matteo Spreafico è stato sanzionato con un periodo di squalifica di tre anni a seguito di una violazione delle regole antidoping (ADRV) per la presenza di Enobosarm (Ostarine) in due campioni raccolti durante il Giro d’Italia 2020, il 15 e 16 ottobre.

In conformità con il Codice mondiale antidoping e il Regolamento antidoping UCI, il periodo di squalifica inizia il 22 ottobre 2020 e scadrà il 21 ottobre 2023.

A Spreafico sono stati anche tolti tutti i risultati agonistici ottenuti al Giro d’Italia 2020

Il caso è stato risolto mediante l’accettazione delle conseguenze previste dal Codice mondiale antidoping e dal Regolamento antidoping dell’UCI.

L’UCI non commenterà ulteriormente.

Enobosarm (Ostarine) è una sostanza proibita elencata nella classe S1.2 (altri agenti anabolizzanti) dell’Elenco proibito, gestito dalla World Anti-Doping Agency (WADA) e adottato dall’UCI.