MILANO (MI) – All’annuncio avvenuto ieri da parte dell’UCI delle nuove date del Tour de France con un effetto domino si è scatenata la bagarre tra gli altri organizzatori per accaparrarsi le date per recuperare le altre manifestazioni e provare a ridisegnare un nuovo calendario che si preannuncia non certo semplice.

RCS DICE NO AL GIRO DI SOLE 3 SETTIMANE – “Già fare le corse sarà un risultato, la nostra priorità è salvarci. Non si riesce a capire che le esigenze adesso sono altre. Io la vedo ancora molto complicata”, le parole di Mauro Vegni direttore del Giro d’Italia oggi sulle pagine di La Gazzetta dello Sport interpellato dopo l’annuncio di ieri del via alla stagione ciclistica internazionale dal 1° agosto. È chiaro che dalle parti di RCS Sport non abbiano gradito troppo la disparità di trattamento e soprattutto la fretta di trovare una collocazione almeno alla Grande Boucle. Rifiutano categoricamente anche l’ipotesi di accorciare il Giro a sole tre settimane.

IL TOUR PRIMA DI TUTTO E TUTTI – La federazione internazionale, è chiaro, vuole in primis difendere il terzo evento sportivo mondiale (dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio), ma con la particolarità che si svolge ogni anno, e vuole salvare un evento che rappresenta il momento di massima visibilità per il ciclismo e per tante squadre, con gli annessi vantaggi economici. Le squadre dipendono dagli sponsor per il 94% del budget, ci sono attualmente corridori sono in cassa integrazione, ci sono team che hanno licenziato il personale perché gli sponsor si trovano in seria difficoltà e hanno tagliato il sostegno ai team sportivi. Si vuole quindi, giustamente, guardare avanti e pensare al futuro, ma non mancano anche le polemiche.

Egan Bernal vince il Tour de France 2019 (foto BettiniPhoto)

Egan Bernal vince il Tour de France 2019 (foto BettiniPhoto)

UN’IPOTESI DI CALENDARIO ITALIANO – Secondo quanto riferito oggi dal sito Tuttobiciweb.it, la AOCC, l’Associazione italiana degli organizzatori di gare professionistiche presieduta da Franco Costantino, ha inviato a Federazione e Lega una lettera con una bozza di programma per le corse italiane, con una nuova collocazione per alcune di quelle che erano state sospese nelle ultime settimane per via dell’emergenza Coronavirus. Restano, comunque, ancora dei dubbi perché RCS Sport non si è pronunciata sulle nuove collocazioni di Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico e Strade Bianche, mentre gli organizzatori del Tour of the Alps e del Giro dell’Appenninno non hanno ancora deciso se effettuare comunque le loro corse o rinviarle al 2021.

L’IPOTETICO NUOVO CALENDARIO DELLE GARE PRO IN ITALIA:

29 agosto Trofeo Matteotti
30 agosto Memorial Pantani

1-5 settembre Settimana Coppi e Bartali
6 settembre Gp Industria e Artigianato Larciano
9 settembre Giro di Toscana
10 settembre Coppa Sabatini
19 settembre Giro dell’Emilia
20 settembre Gp Beghelli
22 settembre Tre Valli Varesine
30 settembre Coppa Agostoni

1 ottobre Coppa Bernocchi
3-25 ottobre Giro d’Italia
28 ottobre Milano-Torino
29 ottobre Gran Piemonte
31 ottobre Il Lombardia

LE CERTEZZE – Ovviamente si tratta di date prescelte dagli organizzatori, di una bozza di proposta e tutto dovrà essere visionato ed eventualmente confermato, modificato e approvato da chi di competenza. Le cose certe al momento sono che, se si riuscirà davvero a ripartire come sperato dall’UCI, il Tour de France si svolgerà dal 29 agosto al 20 settembre, i Campionati del Mondo di ciclismo su strada di Aigle-Martigny (Svizzera) sono confermati nella data 20-27 settembre, i Campionati Nazionali si svolgeranno nel weekend del 22-23 agosto e tutto il resto resta da definire con inevitabili sovrapposizioni anche tra grandi eventi. Si parla di certezze, ma in realtà, al momento, non lo sono nemmeno queste perché tutto dipenderà, in primis, dalla situazione socio-sanitaria e dall’andamento dell’emergenza Coronavirus.

La partenza da Bergamo de Il Lombardia 2019 (foto Photobicicailotto)

La partenza da Bergamo de Il Lombardia 2019 (foto Photobicicailotto)

IL PROBLEMA DELLE SOVRAPPOSIZIONI – Se il Tour parte il 29 agosto, durante la Grande Boucle si svolgerebbero una bella fetta delle gare italiane, una buona parte delle quali si svolgono nella regolarmente nella loro data originale. Ma non solo, in queste date potrebbero poi essere inserite altre corse, anche a tappe, WorldTour, sicuramente non le classiche-Monumento, con evidenti problemi, soprattutto per quanto riguarda la qualità dei partecipanti, per le gare italiane.
Nei weekend liberi di agosto potrebbero trovare spazio la Milano-Sanremo, e il Giro del Delfinato o la Tirreno-Adriatico,  il Giro dei Paesi Baschi, il Giro della Catalogna o il Giro di Polonia. Tutte in autunno, invece, le altre Classiche Monumento: 11 ottobre il Giro delle Fiandre e il 18 ottobre la Parigi-Roubaix, che però sarebbe in contemporanea al Giro d’Italia; sabato 31 ottobre Il Lombardia e domenica 8 novembre la Liegi-Bastogne-Liegi, queste ultime due sovrapposte alla Vuelta.

TUTELARE SQUADRE E ORGANIZZATORI – Costantino, a Tuttobiciweb.it, dice anche: “… Alla luce della situazione, l’obbligatorietà per i Gruppi Sportivi di prima fascia di partecipare alle gare del Circuito Mondiale dovrà essere cancellata come pure l’assegnazione dei punteggi per le classifiche individuali”. Poi conclude sottolineando come se sarà possibile riprendere l’attività, sarà fondamentale consentire agli organizzatori di farlo con i tempi e i modi necessari.

CON I PRO ANCHE I TRICOLORI DONNE E UNDER 23? – La settimana prima del via (22-23 agosto) sono stati collocati i Campionati Nazionali: in Italia, come confermato oggi, si svolgeranno con partenza a Bassano del Grappa, circuito della Rosina, e finale a Cittadella. Tra gli organizzatori anche Pippo Pozzato che ha annunciato un
tratto del circuito in pavé per dare un sapore da classica del Nord. Progetto benedetto dal presidente federale Renato Di Rocco che – secondo quanto scritto dalla Gazzetta –  chiederà a Pozzato di organizzare anche le prove tricolori di Under 23 e/o femminile.