GUALDO TADINO (PG) – Dopo l’arrivo in salita a Campo Imperatore e il secondo giorno di riposo, ecco arrivare la decima tappa, la più lunga di questo Giro d’Italia, 244 km da Penne a Gualdo Tadino. Apparentemente è una giornata ideale per la fuga e gli attacchi da lontano. In realtà succedono una serie di colpi di scena che rischiano di lasciare un segno importante su questa edizione 101 della Corsa Rosa. A celebrare la vittoria è stato il giovane talento sloveno Matej Mohoric (Bahrain Merida) – 24 anni da compiere il prossimo ottobre e già campione del mondo tra gli Juniores e gli Under 23 – che ha battuto allo sprint il compagno di attacco, il tedesco Nico Denz (AG2R La Mondiale). Il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) resta con la maglia rosa sulle spalle e addirittura incrementa il proprio vantaggio andando a conquistare dei secondi di abbuono al traguardo intermedio di Sarnano davanti a Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). 

Dicevamo di una giornata ricca di colpi di scena, il più significativo arriva dopo pochissimi chilometri dal via. Evade quella che appare possa essere la fuga di giornata e tra i 17 protagonisti c’è anche Mohoric. Sulla salita di Fonte della Creta il gruppo si accorge che Esteban Chaves ha perso la ruota dei migliori. Si saprà poi che il colombiano soffre di problemi alla gola e di respirazione causati da un’allergia. Gli uomini di classifica non ci hanno pensato due volte e hanno messo i loro uomini a spingere a tutta per staccarlo in modo definitivo. 

Questa nuova situazione cambia di fatto le strategie di corsa e il gruppo dei migliori, comprendente anche la maglia rosa, va a riprendere i fuggitivi. Inizia quindi un lungo ed entusiasmante duello tra il gruppo di testa e quello dietro con Chaves. Il colombiano inizialmente trova man forte oltre che in alcuni suoi compagni rimasti con lui, anche negli uomini della Quick-Step che si mettono davanti a tirare per provare riportare davanti la maglia ciclamino Elia Viviani per un eventuale e a questo punto anche possibile arrivo allo sprint. 

Arrivano a ridurre il gap a quasi un minuto, ma poi il divario torna ad alzarsi e quando anche i Quick-Step si arrendono, Chaves naufraga ed esce definitivamente dal novero dei pretendenti della classifica. Alla fine taglierà il traguardo con oltre 25 minuti di ritardo da Mohoric. 

Nel finale, tornando davanti alla corsa, ci ha provato prima tutto solo Marco Frapporti (Androni Sidermec), che è rimasto a condurre la corsa per una cinquantina di chilometri, poi sull’ultima salita lo hanno raggiunto Matej Mohoric (Bahrain Merida) e Davide Villella (Astana) ed in seconda battuta anche Nico Denz (AG2R La Mondiale). Il più scatenato di tutti è proprio lo sloveno Mohoric – che ricordiamo era all’attacco fin dalla prima fuga di giornata – che prima in discesa e poi nel piano ci prova più volte a staccare gli avversari. Frapporti alza bandiera bianca quasi subito. Villella prova a resistere. Denz rientra. Poi Villella si stacca a sua volta, mentre Denz ancora una volta stringe i denti e rientra sullo sloveno. 

Mohoric e Denz vanno verso il traguardo di Gualdo Tadino ed in volata è ancora lo sloveno ad avere più energie e a vincere la sua prima tappa della carriera al Giro d’Italia. Dopo 34 secondi arriva il gruppo maglia rosa regolato allo sprint da Sam Bennett (Bora-Hansgrohe) su Enrico Battaglin (LottoNL-Jumbo). 

Simon Yates (Mitchelton-Scott) ora guida la classifica generale con 41″ di vantaggio su Tom Dumoulin (Team Sunweb) – che pure ha avuto qualche problemino a causa di una foratura che lo ha costretto ad inseguire, terzo è Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a 46″.

Il vincitore di tappa Matej Mohoric, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È fantastico. Sono veramente felice per me ma soprattutto per la mia squadra, il team Bahrain-Merida. Mi hanno lasciato provare a vincere la tappa, anche se stiamo correndo tutti per Domenico Pozzovivo. Non ero sicuro di battere Nico Denz. Ecco perché ho provato ad attaccare per primo. Ho dato tutto quando ho visto che non mi riusciva a superare”.

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Chaves ha avuto un brutto momento nella prima salita di giornata. Subito dopo il giorno di riposo, non sai mai come risponde il corpo. Sono molto deluso per lui perché ha lavorato duramente per questo Giro. Ho fatto lo sprint per il bonus perché ho bisogno di guadagnare tempo su Tom Dumoulin, quando ho visto Thibaut Pinot allungare sono riuscito a superalro. Ho bisogno di tutti i secondi che posso ottenere, quindi forse proverò ancora a prenderne altri”.

Simon Yates veste ancora la maglia rosa del Giro d'Italia

Simon Yates veste ancora la maglia rosa del Giro d’Italia (foto LaPresse)

ORDINE D’ARRIVO:

1 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 6:04:52
2 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale
3 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 0:00:34
4 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
5 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
6 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
7 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
8 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
9 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo
10 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin

CLASSIFICA GENERALE: 

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 43:42:38
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:41
3 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:00:46
4 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:01:00
5 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:01:23
6 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:01:36
7 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:02:08
8 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
9 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:02:28
10 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:02:30

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Elia Viviani (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Richard Carapaz (Movistar Team)

DOMANI – TAPPA 11 | mercoledì 16 maggio | 156 km | Assisi – Osimo

Tappa appenninica che valica la parte Umbro-Marchigiana attraverso il Passo del Cornello per portarsi oltre Cingoli e affrontare alcuni Muri tipici della zona. In particolare, verrà scalato il Muro di Filottrano e nel finale le strade interne di Osimo. La tappa si svolge su strade di media dimensione e con manto stradale a tratti usurato. Ultimi km: ultimi 5 km molto impegnativi. Giunti a Osimo si affronta il muro di via del Borgo in pavè grossolano lungo 300m al 16% e dopo una breve picchiata si scala via Olimpia per la lunghezza di circa 1 km con lunghi tratti al 16% prima di entrare nel centro storico in leggera ascesa su pavè di porfido. Rettilineo finale di 300 m largo 7 m.

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(Servizio a cura di Giorgio Torre)