ROMA – Tadej Pogacar può finalmente festeggiare la vittoria del suo primo Giro d’Italia. Lo sloveno della UAE Team Emirates, dominatore indiscusso della Corsa Rosa, alza il Trofeo Senza Fine all’ombra del Colosseo. Tim Merlier si aggiudica allo sprint l’ultima tappa davanti a Jonathan Milan e a Kaden Groves.

16.800 persone seguono BICITV anche su Instagram.
Segui anche tu il nostro profilo e guarda le Stories dei nostri clienti!

Per il secondo anno consecutivo la Corsa Rosa va a un corridore della Slovenia. A succedere a Primoz Roglic, vincitore nel 2023,  ci pensa il suo connazionale Tadej Pogacar che alla sua prima partecipazione, oltre alla Rosa porta a casa anche la Maglia Azzurra e sei successi di tappa.

LA TAPPA – Consueta passerella finale sulle strade di Roma che vede avvicendarsi in testa al gruppo per le foto di rito le varie squadre e le maglie del Giro. La corsa si accende quando orm ai mancano poco meno di 70 km alla meta. Vanno in fuga Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), Ewen Costiou (Arkéa-B&BHotels), Alex Baudin (Decathlon-AGR La Mondiale) e Mikkel Frølich Honoré (EF Education Post). L’italiano si aggiudica il primo traguardo volante mentre Honoré transita per primo in quello successivo. Prima dell’inizio del giro finale i 4 battistrada vengono riassorbiti dal gruppo.

Momento chiave a 9 chilometri dalla fine quando Jonathan Milan si deve fermare per sostituire la bicicletta e riesce a tornare davanti grazie ad un grande lavoro di squadra. La Maglia Rosa in evidenza negli ultimi chilometri. La Lidl-Trek sembra perfetta nel lanciare Milan ma taglia il traguardo per primo il belga Tim Merlier che pone il suo terzo sigillo sul Giro.

RISULTATI FINALI – Tadej Pogacar può alzare a Roma, da dominatore incontrastato, il Trofeo Senza Fine. Lo sloveno della UAE Team Emirates porta a termine la sua prima Corsa Rosa centrando sei vittorie di tappa e distanziando nella classifica generale il colombiano Dani Martinez (BORA – hansgrohe) a 9’56” e Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) a 10’24”.

A Tadej anche la classifica degli scalatori davanti a un promettente Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Tra i giovani a primeggiare è Antonio Tiberi della Bahrain – Victorious, miglior italiano anche nella classifica generale finale. Infine tra i velocisti è Jonathan Milan (Lidl Trek) a porte a casa la maglia ciclamino, precedendo Kaden Groves e il vincitore odierno Tim Merlier.

Da segnalare il record eguagliato da Domenico Pozzovivo: 18 presenze al Giro D’Italia come Wladimiro Panizza.

Tadej Pogacar alza il Trofeo Senza Fine - Photo Credits: LaPresse

Tadej Pogacar alza il Trofeo Senza Fine – Photo Credits: LaPresse

Il vincitore del Giro d’Italia 107, Tadej Pogacar, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Porterò con me per sempre grandi ricordi del Giro e di questa giornata a Roma. La Maglia Rosa è davvero speciale, e vestirla per 20 giorni è stata un’esperienza unica.. Oggi con la squadra abbiamo controllato tutto alla perfezione, evitando rischi, peccato che Molano non abbia avuto la sua giornata migliore. Sono contento per tutti coloro che mi hanno supportato fin dal primo giorno”.

Stage 21 | 26/05/2024 | Roma – Roma (125 km)

1 MERLIER Tim Soudal Quick-Step 2:51:50
2 MILAN Jonathan Lidl – Trek 0:00
3 GROVES Kaden Alpecin – Deceuninck 0:00
4 GAVIRIA Fernando Movistar Team 0:00
5 VAN DIJKE Tim Team Visma | Lease a Bike 0:00
6 ANIOŁKOWSKI Stanisław Cofidis 0:00
7 DAINESE Alberto Tudor Pro Cycling Team 0:00
8 LONARDI Giovanni Team Polti Kometa 0:00
9 EWAN Caleb Team Jayco AlUla 0:00
10 GRONDIN Donavan Arkéa – B&B Hotels 0:00

CLASSIFICA GENERALE FINALE

1 POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 76:20:51
2 MARTÍNEZ Daniel Felipe BORA – hansgrohe 9:57
3 THOMAS Geraint INEOS Grenadiers 10:26
4 O’CONNOR Ben Decathlon AG2R La Mondiale Team 12:09
5 TIBERI Antonio Bahrain – Victorious 12:52
6 ARENSMAN Thymen INEOS Grenadiers 14:33
7 RUBIO Einer Movistar Team 15:56
8 HIRT Jan Soudal Quick-Step 18:05
9 BARDET Romain Team dsm-firmenich PostNL 20:32
10 STORER Michael Tudor Pro Cycling Team 21:11

(servizio a cura di Davide Pegurri)