Le grandi passioni nascono da cose semplici. Come una chiacchierata in un mattino di gennaio con Fausto e Luca Piazzalunga, una chiacchierata piena di impressioni e aneddoti utili per capire meglio il mondo del ciclismo. Il mondo del ciclismo quello vero, quello degli appassionati che, nonostante il lavoro, riescono a ritagliarsi qualche ora per uscire in bici, quel micromondo dal quale poi nascono passioni e professioni, quel micromondo che BICITV deve assolutamente incontrare e documentare. Da quella chiacchierata ne è venuta fuori un’intervista e in ogni intervista c’è sempre qualcosa da imparare. Perché intervistare vuol dire incontrare e capire le persone, ascoltarle e fare tesoro dei consigli che ti danno.

Ecco perché abbiamo incontrato Fausto e il figlio Luca di Cicli Piazzalunga. Un negozio gestito da tre generazioni, uno dei dieci migliori punti Bianchi d’Italia e il più importante rivenditore proprio di questo marchio, nonché rivenditore anche di Giant, senza contare il prezioso lavoro di riparazione e assistenza, vero punto di forza di questo punto vendita.
“Quando il cliente ritorna ed è soddisfatto del lavoro svolto, è la più grande soddisfazione” ci confida Fausto al termine di questa chiacchierata che riportiamo integralmente.

Fausto, Luca, forse vi sembrerò banale, mi piacerebbe cominciare una domanda scontata,  ma importantissima. Come vi è nata la passione per il ciclismo? 

F. “La passione per la bici mi è stata trasmessa da mio papà Alfredo che ha aperto il negozio a Sombreno di Paladina nel 1956. A casa mia si parlava sempre di ciclismo e lui era un grandissimo tifoso di Fausto Coppi al punto tale che quando sono nato mi ha chiamato “Fausto”, proprio come il campione. Poi io stesso ho corso fino a 18 anni con la squadra di Sombreno della quale era presidente mio papà. Per quanto riguarda il negozio invece iniziai a lavorare nel 1975 per poi diventare titolare nel 1984″.

E tu, Luca? 

L. “Per me è stato più o meno lo stesso. La passione è nata in famiglia e mi sono avvicinato per gioco alla mountain bike con la scuola MTB Felice Gimondi. Poi ho fatto anche strada e ho corso fino al 1°anno dilettanti. E dal 2012 anche io sono entrato in negozio con mio papà Fausto”.

Gestire un negozio come il vostro è sicuramente impegnativo e porta via molto tempo. Riuscite a ritagliarvi uno spazio per uscire in bici?

F. “Sì, alla domenica con la nostra squadra che conta 65 iscritti. Si esce con buona parte del gruppo ed è sempre molto bello”. 

Partecipate a qualche Gran Fondo? E qual è la vostra preferita?

L. “Beh, la mia preferita è senza dubbio la GF Felice Gimondi anche se non mi dispiace anche la Gf Santini. Pian piano stiamo migliorando anche come gruppo e abbiamo 7-8 iscritti che prendono parte regolarmente a questo tipo di manifestazioni”. 

Se dovessi consigliarmi una bici in questo momento, quale mi consiglieresti? 

L. “Ci sono due modelli molto interessanti come la Propel della Giant per quanto riguarda la strada, mentre per le e-bike abbiamo in casa una Impulso della Bianchi, bellissima perché, tra le altre cose, ha un’autonomia di 200 Km. Un modello da provare”.

E se invece dovessi consigliare un modello per chi non si è mai avvicinato alla bici?

F. “Consiglierei una mountain bike o anche una gravel per andare un po’ su tutti i tipi di percorsi”. 

Avete nominato le e-bike poco fa: come sta andando questo ramo di mercato?

F. “C’è un enorme interesse per le bici elettriche e stiamo notando che è un tipo di prodotto che avvicina persone di ogni genere”.

In che senso?

F. “Nel senso che sempre più persone di ogni età la comprano per usi più disparati. C’è chi la usa a livello sportivo, c’è chi la usa per turismo e chi per lavoro. E viene comprata da persone di ogni età: giovani, adulti e anche chi ha qualche anno in più, ma vuole godersi il piacere di una bella pedalata”.

Anche le donne ne comprano? 

F. “Sì, anche le donne, certo”.

A proposito di donne, come sono le vendite di prodotti legati al ciclismo femminile?

L. “In progressivo aumento. Se qualche anno fa si vendeva 90% bici da uomo e 10% bici per donne, adesso le percentuali sono 70-30% se non 60-40%”. Un cambiamento dovuto anche ai nostri marchi: ne è un esempio Bianchi con i modelli Dama Bianca e ancor di più Giant che con il marchio Liv ha creato una linea completa nata e pensata per le donne”. 

Una mentalità che sta cambiando. 

L. “Sì, è vero. E speriamo che in futuro le cose possano migliorare e avere anche qui in Italia una maggiore cultura ciclistica. Ora qualcosa sta cambiando. Speriamo che non l’avvento delle e-bike, possano di pari passo aumentare anche le ciclabili per poter godere a pieno questo sport”.

Continua la visita a Cicli Piazzalunga sul sito www.ciclipiazzalunga.com e sul profilo Facebook ufficiale.