LILLE (BELGIO) – Antoine Demoitié non ce l’ha fatta: è morto nella notte all’ospedale di Lille. Il 25enne belga della Wanty Groupe Goubert era rimasto vittima di una caduta ieri a Sainte-Marie-Cappel, dopo 150 km dal via della Gand-Wevelgem e dopo essere finito a terra, insieme ad altri quattro corridori, era stato investito da una moto di servizio al seguito della gara.

Fin da subito le sue condizione erano apparse molto gravi tanto da rendere necessario il ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Lille. In piena notte la notizia del decesso. Sul caso è stata aperta un’indagine dalla gendarmerie della regione francese di Nord-Pas-de-Calais.
Demoitié, era nativo di Liegi, correva da quest’anno con la maglia della Wanty Groupe Goubert dopo aver indossato per tre anni la maglia del team Wallonie-Bruxelles. La sua vittoria più importante in carriera è stata al Tour du Finistère 2014. Aveva iniziato il 2016 piazzandosi terzo all’Etoile des Bessèges e secondo alla Dorpenomloop Rucphen, giusto due settimane fa. Aveva esordito in una gara di WorldTour proprio venerdì scorso nel Gp E3 Harelbeke ed era stato uno dei protagonisti della prima lunga fuga di giornata.

Il familiari e la moglie Astrid hanno acconsentito alla donazione degli organi.

SI ESPRIME LA CPA – Sull’accaduto si è espressa attraverso un comunicato stampa anche la Cpa, l’Associazione dei Ciclisti Professionisi: In merito al terribile incidente che ha causato la morte del corridore Antoine Demoitié durante la corsa Gent-Wevelgem il CPA e tutti i corridori chiedono che sia inmediatamente fatta luce sulla dinamica dell’incidente e sulle circostanze che lo hanno provocato nonchè sulle eventuali responsabilità delle parti coinvolte. “In questo momento di tristezza e dolore per la morte di Antoine non vogliamo fare polemiche – commenta Gianni Bugno, presidente del CPA – ma è tanta la frustrazione che abbiamo dentro. Abbiamo sempre sostenuto che la sicurezza dei corridori deve essere al primo posto nelle discussioni delle alte sfere del ciclismo e all’ultima riunione del CCP abbiamo espressamente chiesto che vengano comunícate in fretta le strategie elaborate recentemente per il miglioramento della sicurezza durante le corse. Non voglio accusare nessuno ma fare riflettere sulle responsabilità di ognuno nell’assicurare che sia sempre mantenuto altissimo il livello di attenzione, consapevolezza, e controllo sulle norme di sicurezza durante ogni corsa ciclística..”.