Se i successi di Matteo Jorgenson e di Marianne Vos avevano riportato il sorriso sui volti dei dirigenti del Team Visma Lease a Bike, il bollettino medico di ieri sera sulle condizioni di Wout Van Aert ha spazzato via ogni soddisfazione per la doppietta alla Dwars Door Vlaanderen. Il campione belga, caduto rovinosamente a 67 km dal traguardo, ha riportato nove fratture: oltre alla clavicola, sono sette le costole rotte e, soprattutto, lo sterno (nella foto di Bram Berkien, l’atleta durante il ritiro con la squadra).

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Solo dopo l’operazione a cui Wout Van Aert si sottoporrà nelle prossime ore si delineeranno i tempi di recupero, che tuttavia appaiono estremamente lunghi, tanto da metterne in forte dubbio la partecipazione del Giro d’Italia a maggio.

«Per il ragazzo e per noi questa è una mazzata», ha detto il direttore sportivo Merijn. «Cosa faremo domenica? La squadra è forte e troveremo altre soluzioni tattiche, ma il nostro pensiero e quello di tutti i suoi compagni va a Wout. Al momento questa è la cosa più importante».

Non è roseo nemmeno il bollettino medico riguardante Michele Gazzoli: il portacolori del Team Astana, coinvolto a sua volta nella caduta, ha riportato la frattura di tre costole. Per l’atleta bresciano non si è reso necessario l’intervento chirurgico, ma Gazzoli dovrà osservare un periodo di riposo di circa un mese.