Il tappone diventa small. A causa delle avverse condizioni meteo, soprattutto nel versante italiano del Gran San Bernardo, la Commissione di Corsa del Giro d’Italia ha deciso di venire incontro alle richieste degli atleti applicando l’Extreme Weather Protocol: ciò fa sì che la frazione numero 13, che originariamente avrebbe dovuto portare il gruppo da Borgofranco d’Ivrea all’arrivo in salita di Crans Montana (per un totale di 199 km), scatterà da Le Chable, all’imbocco della Croix de Couer, con una sforbiciata dei primi 124 km. Verrà mantenuta la parte finale della frazione.

Rimangono invariati gli orari previsti dalla tabella di marcia.

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«I corridori ci hanno chiesto l’applicazione del protocollo delle condizioni estreme, quindi andremo oltre il San Bernardo, prima di Verbier e daremo la nuova partenza con la Croix de Couer e il finale a Crans Montana», conferma Mauro Vegni. «In pratica verrà neutralizzata la prima parte della corsa. Dalla Svizzera ci dicono che ci sono le condizioni per fare la corsa e a noi interessa questo».

Al netto della scaramanzia, Mauro Vegni si ricorderà a lungo la tappa numero 13 di questa pazza edizione del Giro d’Italia 2023: solo quattro giorni fa, sempre per il maltempo e il pericolo valanghe segnalato dalle autorità svizzere, era stato applicato il piano B, con l’eliminazione del passaggio al Gran Premio della Montagna del Gran San Bernardo.originariamente la Cima Coppi della Corsa Rosa. Si pensava che facendo transitare i corridori nel tunnel del Gran San Bernardo (a 1.900 metri di quota) tutto sarebbe stato risolto, ma non è stato così.