RICCIONE (RN) – Si è tenuto a Riccione, nei giorni 26 e 27 novembre, il nono Consiglio federale 2022 (in concomitanza con il convegno nazionale dal titolo ‘La sicurezza nelle gare ciclistiche – Confronto fra Direttori di Corsa e Giudici di Gara’ e il Congresso Nazionale dei Giudici di Gara). Tra i punti di maggior rilevanza la variazione del bilancio 2022, resa necessaria per maggiori entrate (soprattutto grazie all’attività di sponsorizzazione e aumento di tesserati) e minori uscite, sulla scia di quanto reso evidente in occasione della chiusura di bilancio del 2021 approvato dalla Giunta CONI il 18 novembre (pubblicato sul sito federale), che ha segnato un attivo di oltre un milione di euro, portando il patrimonio a disposizione della Federazione a 6,3 milioni di euro.

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LE DELIBERE:

Il Consiglio federale ha deliberato il riconoscimento di premi per le medaglie conquistate nelle manifestazioni internazionali per oltre 700.000 euro. Si tratta della conferma di una stagione, quella appena conclusa, eccezionale dal punto di vista dei risultati. Si ricorda che da tempo tali premi sono uguali per i settori maschile e femminile.

Si è conclusa l’analisi dei progetti speciali dei Comitati regionali finanziati dalla Federazione oltre al contributo ordinario già corrisposto. Nella riunione di ieri ne sono stati approvati altri 13, per un totale di 120.000 euro, che portano l’ammontare complessivo dei progetti finanziati nel 2022 a 200.000 euro.

Giro Under 23 2023 e Giro donne 2024: il Consiglio ha dato mandato agli uffici federali di individuare il procedimento burocratico più celere per assegnare le due corse a tappe, nel rispetto delle norme vigenti.

In riferimento alla sostituzione del vice presidente dimesso, si ribadisce quanto illustrato nel precedente Consiglio, ovvero che sono stati richiesti chiarimenti agli organismi competenti in ottemperanza a quanto indicato nei principi generali del CONI e alle previsioni statutarie.

Settore Pista: è stato presentato il lavoro di ricognizione realizzato dal Settore pista sui Centri territoriali. Lavoro che ha permesso di verificare le nuove e mutate esigenze di ogni singolo centro e che permetterà in futuro di definire i nuovi contributi, in base alle effettive esigenze e alla reale attività.