TRENTO (TN) – Durante queste prime giornate delle Olimpiadi Invrnali Pechino 2022, l’Italia si sta appassionanto al curling, una curiosa disciplina che in Italia conta solamente circa 400 tesserati, ma che grazie al trentino Amos Mosaner e alla veneta Stefania Constantini sta toccando il punto più alto nella storia del sport azzurro.

I due italiani, con un percorso pressoché perfetto, hanno collezionato 10 vittorie su 10 partite e oggi, alle 13.05 (ora italiana) si giocheranno, contro i vice-campioni mondiali della Norvegia, la finale per la medaglia d’oro olimpica di nel torneo di Curling misto. Mal che vada sarà medaglia d’argento e comunque sarà un momento storico per lo sport italiano.

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Ma in pochi sanno o ricordano che il trentino Amos Mosaner, oggi uno degli astri nascenti del curling a livello internazionale, da giovane è stato un ciclista. Ha corso con l’Uc Val di Cembra, uno dei vivai giovanili più importanti in Trentino e in Italia, ciclisticamente parlando. In 25 anni di storia, questa società ha vinto per ben quattro volte consecutive (un record) il Meeting Nazionale di Società per Giovanissimi, per cinque volte la Coppetta d’Oro di Borgo Valsugana (l’ultima arrivata proprio nella stagione 2021) e memorabile resta l’affermazione di Nicola Conci (ora professionista) alla Coppa d’Oro per Allievi nel 2013.

Due anni prima, era il 2011, a 16 anni, un’altro atleta valcembrino di nome Amos Mosaner festeggiava a Trento la sua prima vittoria da allievo nel Trofeo Widmann Assicurazioni, al termine di una volata d’astuzia. Quasi undici anni dopo quella bella soddisfazione oggi Amos e la sua compagna di squadra Stefania potrebbero entrare nell’olimpo dello sport.

Questa ricordo ce l’ha fatto riaffiorare il collega Angelo Zambotti, che sulle pagine del giornale locale in quel 2011 aveva raccontato l’impresa ciclistica di Mosaner. Vi proponiamo l’articolo qui sotto. Ovviamente anche tutto il mondo del ciclismo oggi fa il tifo per i nostri azzurri!