SIENA (SI) – Per Alberto Bettiol, EF Education-NIPPO è una seconda famiglia. Il 27enne toscano ha iniziato la sua carriera con la squadra nel 2014, quando ancora Cannondale era il title sponsor. Da allora si è trasformato in uno dei corridori più emozionanti di questo sport (foto LaPresse).

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Durante i suoi primi anni, ha conquistato una serie di buoni risultati nelle gare di un giorno, prima di trascorrere un anno lontano nel 2018. Poi è tornato a casa nel 2019 e ha vinto il suo primo Monumento e la sua prima gara da professionista: il Giro delle Fiandre. Ora, dopo uno scintillante Giro d’Italia, in cui ha vinto la tappa più lunga della corsa con un brillante attacco solitario sulle colline vicino a Stradella e ha corso come un leone per Hugh Carthy, ha firmato un prolungamento di contratto per rimanere con la squadra americana anche nelle stagioni a venire.

“Vorrei vincere ancora più gare”, dice il corridore italiano. “Voglio vincere più gare importanti e con il mio aiuto vincere un Grande Giro. Ci sono stato vicino con Rigo (Rigoberto Uran, ndr) tre anni fa. Penso che possiamo farlo. Lotterò da solo per ottenere più vittorie, ma anche per la squadra per ottenere una grande vittoria in un Grande Giro”.




La sensazione di essere parte di una famiglia è importante per Alberto Bettiol. “Ho bisogno di avere intorno a me persone che si fidano di me, come questa squadra si fida di me”, dice. “Per questo ho deciso di restare. La nostra voglia di lottare, il nostro impegno, i nostri obiettivi sono difficili da ottenere, ma possiamo farlo insieme. Ho bisogno del sostegno di tutta la squadra”.

Con i suoi compagni di squadra, Alberto ha un ruolo speciale. È un leader, con il potere di vincere classiche monumento e cambiare il corso degli eventi nei grandi giri. Gli altri corridori lo ammirano e seguono il suo esempio. Ogni volta che spinge sui pedali, deve guadagnarsi il loro sostegno. “Sono sicuro di dare il 100% sulla strada ogni volta”, dice.