ALPE DI MERA (VC) – Simon Yates (Team BikeExchange) ha vinto per distacco la tappa 19 del Giro d’Italia, vincendo in cima all’Alpe di Mera con un coraggioso attacco e guadagnando una trentina di secondi sulla maglia rosa Egan Bernal (Ineos Grenadiers).

Vuoi ricevere ogni giorno news e video dal mondo del ciclismo e aggiornamenti sulle nostre attività e le nostre LIVE?
Iscriviti al canale Telegram di BICITV.

L’attacco decisivo di Yates è arrivato 6,4 km dall’arrivo, sull’ultima salita, e poi un chilometro più avanti ha fatto un altro affondo e si è lanciato verso la vittoria. Secondo posto per João Almeida (Deceuninck – Quick-Step), mentre Bernal si è difeso molto bene, limitando il suo ritardo dalla scalatore britannico a due tappe dalla fine. Resta in seconda posizione l’italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious).

Tappa di 166 km da Abbiategrasso ad Alpe di Mera (Valsesia). La fuga di giornata nasce dopo 43 chilometri dalla partenza, dopo che il gruppo ha viaggiato spedito ad una media di oltre 60 km/h. Protagonisti dell’attacco sono stati: Lawrence Warbasse (AG2R Citroën), Nicola Venchiarutti (Androni Sidermec), Mark Christian (Eolo Kometa), Giovanni Aleotti (Bora Hansgrohe), Quinten Hermans e Andrea Pasqualon dell’Intermarché Wanty Gobert.

Il vantaggio massimo della fuga non supera i 4 minuti, anche perché il gruppo, e in particolare gli uomini della Deceuninck – Quick-Step, hanno imposto un ritmo forsennato già sulla salita di Gignese, posta a metà gara, che ha creato un gran sparpaglio, costringendo a lavorare anche la Ineos per non lasciare subito troppo isolata la maglia rosa Bernal.

Dopo lo scollinamento al Passo della Colma, il gruppo è andato a riprendere i primi fuggitivi e a ridurre considerevolmente il gap sugli ultimi superstiti. Tutto si è deciso, come prevedibile, sull’ultima salita di poco più di 10 km. Una volta ripresi tutti i battistrada, prima ha allungato Almeida, poi, a 6,4 km dall’arrivo, è arrivato il primo affondo di Simon Yates che si è riportato sul portoghese e ha trascinato con sé anche Damiano Caruso, George Bennett e Aleksandr Vlasov. Bernal non reagisce, procede con passo regolare, ancora scortato dai preziosi compagni Castoviejo e Martinez.

A 5,5 km dall’arrivo nuovo scatto di Yates, che tutto solo si lancia verso la vittoria. Bernal, invece, riesce a rientrare sugli altri inseguitori e addirittura a 2,5 km dal traguardo si lancia all’inseguimento di Yates.

Solo Almeida riesce a tenere il passo del colombiano, mentre Caruso e Vlasov restano un po’ attardati. Yatas non molla e va a prendersi la meritata vittoria e a guadagnare qualcosa su Bernal tenendo accesa una speranza personale di rimonta per la tappa di domani. Ma Bernal ha dimostrato tranquillità e, soprattutto, di avere al suo fianco una squadra molto forte e compatta.

Il vincitore di tappa Simon Yates ha dichiarato: “Non ho rimpianti per come ho corso nella prima parte del Giro, ho avuto qualche problemino fisico ma per fortuna adesso è tutto risolto. La Maglia Rosa è lontana ma posso ancora lottare per il secondo posto nella generale. Volevo veramente vincere una tappa perché amo questa corsa sin da quando la vedevo in tv da ragazzo. Sognavo di esserci anche io a battermi in tappe dure come questa. I tifosi italiani mi motivano sempre molto, voglio tornare e correre il Giro anche nei prossimi anni”.

La Maglia Rosa Egan Bernal ha dichiarato: “Per me la cosa più importante è indossare la Maglia Rosa a Milano. Quando sto bene mi piace attaccare ma adesso c’è un corridore più forte di me in salita, Simon Yates. Voglio conservare il vantaggio che ho guadagnato nella prima parte del Giro perché è il frutto del lavoro di tutta la squadra e non vorrei metterlo a rischio con un mio errore. Oggi ho fatto un passo avanti verso la vittoria finale. Era una tappa importante dopo quanto successo due giorni fa a Sega di Ala. Sono fiducioso pensando alla frazione di domani, ci saranno delle salite oltre i 2000 metri di altitudine. Vorrei arrivare alla crono finale con qualche energia extra”.

La maglia rosa Egan Bernal e Joao Almeida in azione (foto LaPresse)

La maglia rosa Egan Bernal e Joao Almeida in azione (foto LaPresse)

LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 20, Verbania – Valle Spluga-Alpe Motta, 164 km
Tappone alpino con sconfinamento in Svizzera. Dopo la partenza entrati in Svizzera si affronta l’interminabile Passo di San Bernardino (24 km) con scollinamento oltre i 2000 m e dopo la discesa un altro passo over-2000: il Passo dello Spluga (Splügenpass). Discesa impegnativa (con alcune gallerie e alcune paravalanghe) fino a Campodolcino dove inizia la salita finale.

Ultimi km
Ultimi 7 km tutti in forte ascesa. Dopo Campodolcino la strada sale con una sequenza di tornanti e gallerie fino a Pianazzo dove si percorre la vecchia strada per Madesimo (carreggiata ristretta) con pendenze elevate. A Madesimo si trova l’unico tratto relativamente pianeggiante del percorso che negli ultimi chilometri riprende a salire con pendenze attorno al 10%. Rettilineo finale in leggera ascesa su asfalto.




ORDINE D’ARRIVO:

1 Simon Yates (GBr) Team BikeExchange 4:02:55
2 João Almeida (Por) Deceuninck-QuickStep 0:00:11
3 Egan Bernal Gomez (Col) Ineos Grenadiers 0:00:28
4 Damiano Caruso (Ita) Bahrain Victorious 0:00:32
5 Aleksandr Vlasov (Rus) Astana-Premier Tech
6 Daniel Martin (Irl) Israel Start-up Nation 0:00:42
7 Daniel Martinez Poveda (Col) Ineos Grenadiers 0:00:49
8 Koen Bouwman (Ned) Jumbo-Visma 0:01:25
9 Tobias Foss (Nor) Jumbo-Visma
10 Romain Bardet (Fra) Team DSM

CLASSIFICA GENERALE:

1 Egan Bernal Gomez (Col) Ineos Grenadiers 81:13:37
2 Damiano Caruso (Ita) Bahrain Victorious 0:02:29
3 Simon Yates (GBr) Team BikeExchange 0:02:49
4 Aleksandr Vlasov (Rus) Astana-Premier Tech 0:06:11
5 Hugh Carthy (GBr) EF Education-Nippo 0:07:10
6 Romain Bardet (Fra) Team DSM 0:07:32
7 Daniel Martinez Poveda (Col) Ineos Grenadiers 0:07:42
8 João Almeida (Por) Deceuninck-QuickStep 0:08:26
9 Tobias Foss (Nor) Jumbo-Visma 0:10:19
10 Daniel Martin (Irl) Israel Start-up Nation 0:13:55

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Bora – Hansgrohe)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech)

(Servizio a cura di Giorgio Torre)