HONG KONG – Da quartetti azzurri a quartetti d’oro è un attimo. Anzi, sono 3’53’’478 e 4’17’’833: ovvero, i tempi che hanno garantito rispettivamente al quartetto maschile e quello femminile di conquistare la medaglia d’oro nell’Inseguimento a squadre, in quest’ultima prova di Coppa del Mondo su pista, in corso ad Hong Kong.

LE ROCKET GIRLS – Una giornata perfetta per Letizia Paternoster, Elisa Balsamo, Martina Alzini Marta Cavalli, che già questa mattina nelle qualifiche avevano lasciato tutti a bocca aperta firmando il nuovo record italiano di specialità: 4’17”438, contro i 4’17”853 raggiunti nel 2017 durante gli Europei di Berlino. Sconfitta in finale, quindi, la Germania, che si prende la medaglia d’argento in 4’23”289. Medaglia di bronzo per la Nuova Zelanda (4’21”331), più veloce della quarta classificata Francia (4’26”857).

Il quartetto femminile d'oro ad Hong Kong

Il quartetto femminile d’oro ad Hong Kong

I RE DELL’INSEGUIMENTO – Pochi minuti ed ecco la risposta altrettanto clamorosa del trenino maschile: Filippo Ganna, Francesco Lamon, Liam Bertazzo e Davide Plebani (che ha peso il posto di Michele Scartezzini) hanno stravinto la sfida con gli Stati Uniti pedalando in 3’53”478, infliggendo quasi sei secondi di stacco ai rivali. Terzo posto per il quartetto australiano (3’57”423) che ha battuto a Francia (3’58”738).

IL COMMENTO DEI CT – Orgoglioso più che mai, il CT Dino Salvoldi“Sono molto fiero delle nostre atlete. Sono prestazioni che danno morale. Voglio ricordare che questa è una squadra con 21 anni di età media, e stiamo facendo miracoli e sacrifici per restare agganciati alle migliori, considerando le condizioni in cui ci troviamo. Guardiamo comunque il bicchiere mezzo pieno: in termini di preparazione ai mondiali, siamo in linea con il programma di allenamento”.

Piena soddisfazione anche per il CT Marco Villa, che dedica questa medaglia a Samuele Manfredi: “E’ una vittoria esaltante, significativa, e proprio per questo la vogliamo dedicare a Samuele” le parole del Commissario tecnico a fine prova. E ancora: “Ci mancava proprio il risultato di Coppa extraeuropeo per migliorare il ranking Olimpico, e abbiamo fatto bottino pieno. I ragazzi sono stati bravissimi, sono molto soddisfatto di Davide Plebani (che in finale ha sostituito Scartezzini, ndr): aver inserito un altro componente nella lista degli atleti che hanno 3’53” nelle gambe è un ulteriore traguardo. Fortissimi come sempre Ganna, Bertazzo, Lamon e Scartezzini: quest’ultimo oggi ha confermato il livello raggiunto ed una notevole maturità di gestione dell’appuntamento importante. Un grazie a tutto il gruppo che sta lavorando per raggiungere la qualifica olimpica. Viviani, Consonni, Moro, Giordani e Boscaro stanno partecipando agli allenamenti e si faranno trovare pronti. Un grazie ancora più grande allo staff della FCI che si sta sobbarcando fatiche e trasferte lontane da Montichiari. E…Samuele, questa vittoria è per te da tutti noi!”

Inseguimento a squadre maschile:
1. Italia (Bertazzo, Lamon, Ganna, Plebani) 3’53″478
2. Usa (Summerhill, Lambie, Lange, Young) 3’59″215
3. Australia (Slattery, Drizners, Leahy, Plapp) 3’57″423
4. Francia (Thomas, Tabellion, Davu, Maitre) 3’58″738
5. Svizzera
6. Lokosphinx
7. Corea
8. Germania

Velocità a squadre femminile:
1. Australia (Richardson, Clarke, Brister) 43″815
2. Giappone (Amagai, Nitta, Fukaya) 44″148
3. Polonia (Milek, Bielecki, Rajkowski) 44″202
4. Trinidad e Tobago (Philipp, Bramble, Paul) 44″326
5. Nuova Zelanda
6. Rep. Ceca

Inseguimento a squadre femminile:
1. Italia (Balsamo, Paternoster, Alzini, Cavalli) 4’17″833
2. Germania (Brausse, Stock, Becker, Klein) 4’23″289
3. Nuova Zelanda (Ellis, Andrews, Drummond, Shearman) 4’21″331
4. Francia (Copponi, Borras, Demay, Berthon) 4’26″857
5. Australia
6. Corea
7. Belgio
8. Canada

Velocità a squadre femminile:
1. Cina (Lin, Zhong) 32″934
2. Ucraina (Starikova, Basova) 33″430
3. Lituania (Marozaite, Krupeckaite) 33″480
4. Germania (Friedrich, Hinze) 33″488
5. Polonia
6. Spagna

(fonte: Federciclismo.it)