DORMELLETTO (NO) – Quaranta giovanissimi hanno partecipato alla prima edizione del Gran Premio Lago Maggiore di Dormelletto (NO), la prova conclusiva del Mini Cross Tour Novara che si è corsa domenica 25 marzo 2018. La Scuola Ciclismo Cadrezzate ha organizzato l’evento presso il Camping Rose di Dormelletto, sulle rive del Lago Maggiore.

Il circuito era davvero completo. In 400 metri i giovanissimi hanno pedalato su asfalto, erba, sabbia e sterrato. Particolarmente suggestivo è stato il passaggio in riva al lago, che ricordava la tappa del Giro d’Italia di Ciclocross che si è corsa al Camping Numana Blu in provincia di Ancona.

Nelle categoria maschili hanno vinto Edorado Bonomi (Velocipedi) tra i G1, Daniele Signorelli (Team Ciclocross Pcr) tra i G2, Mattia Bisicchia (Team Mtb Cogliate) tra i G3, Ivan Colombo (Ju Green) tra i G4, Daniel Iorio (Team Ciclocross Pcr) tra i G5 e Nicholas Travella (B-Road Cycling Team) tra i G6. Nelle categorie femminili hanno vinto Francesca Tognasca (Velocipedi) tra le G1, Anita D’Alessandro (Busto Garolfo) tra le G2, Greta Bordin (Gs Cicli Fiorin) tra le G3, Martina Vigorelli (Gs Cicli Fiorin) tra le G5 e Martina Barbiero (Gs Cicli Fiorin) tra le G6.

Dato che il Gran Premio Lago Maggiore era l’ultima prova del Mini Cross Tour Novara 2018 ha decretato i vincitori finali della challenge. Hanno vinto Edoardo Bonomi e Francesca Tognasca (Velocipedi) tra i G1, Daniele Signorelli (Team Ciclocross Pcr) e Anita D’Alessandro (Busto Garolfo) tra i G2, Nikolai Iorio (Team Ciclocross Pcr) e Greta Bordin (Cicli Fiorin) tra i G3, Ivan Colombo (Ju Green) tra i G4, Daniel Iorio (Team Ciclocross Pcr) e Martina Vigorelli (Cicli Fiorin) tra i G5 e Nicholas Travella (B-Road Cycling Team) e Martina Barbiero (Cicli Fiorin) tra i G6.

Particolarmente attivo per l’organizzazione dell’evento è stato Rinaldo Ponti della Scuola Ciclismo Cadrezzate, che dopo la gara ha detto che effettivamente “abbiamo copiato la location al Giro d’Italia di Ciclocross, ci è sembrata una bella iniziativa. Sono soddisfatto perché in 400 metri siamo riusciti a inserire diversi tipi di terreno. I bambini così imparano a guidare la bicicletta”.

(Servizio a cura di Davide Tibaldi)