VALEGGIO SUL MINCIO (VR) – Gianmarco Begnoni è un ciclista dilettante di ventun’anni di Valeggio sul Mincio, nell’ultima stagione con la maglia della General Store ha vinto 3 corse, mentre dal 2018 passerà alla Viris L&L Sisal Matchpoint. Il suo coetaneo e pure lui veronese di Nogarole Rocca Stefano Troiani ha corso fino al 2016, sempre nei dilettanti. Oggi lavora in un noto ristorante di Verona. Insieme, oltre a quella per il ciclismo, condividono la passione per la pesca. 

In particolare per la pesca a spinning catch & release (dall’inglese catturare e rilasciare). Negli ultimi giorni si sono guadagnati la ribalta delle cronache – oggi il quotidiano L’Arena di Verona ha dedicato loro un articolo – perchè hanno pescato nel fiume Mincio due esemplari enormi di siluto. Uno di 2,30 e l’altro 2,04 metri di lunghezza. Per trarli a riva i due ragazzi hanno ingaggiato una dura lotta che è andata avanti per quasi mezz’ora.

«Io e Stefano», dichiara Begnoni sulle pagine de L’Arena di Verona, «siamo scesi verso il Mincio intorno alle 17,30 con le nostre canne e questa volta puntavamo proprio il siluro, anche se la nostra pesca preferita è quella del bass (il persico trota). D’improvviso abbiamo sentito tirare e lì abbiamo capito che avremmo dovuto darci da fare. Pesava intorno ai 90-95 chilogrammi».

Due esemplari enormi, ma non sufficientemente per permettere ai due ciclisti di entrare nel guinness dei primati. Il primato nella pesca dei siluti è attualmente detenuto da un pescatore francese, il 33enne Jean-Christophe Conéjéro che nel fiume Tarn ha catturato un pesce lungo 2,74 metri.