FORLÍ (FC) – Un altro ragazzo della nuova generazione italiana, Nicola Boem della Bardiani-CSF, lascia il segno al Giro d’Italia. Il veneziano di San Donà di Piave, classe 1989, ha vinto oggi la decima tappa di 200 chilometri, da Civitanova Marche a Forlì. Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) mantiene la maglia rosa, mentre arriva in ritardo per una foratura e poi viene anche penalizzato di 2 minuti Richie Porte (Team Sky), che esce dalla prime posizioni di classifica.

Giro d' Italia 2015 - 98a Edizione - 10a tappa Civitanova Marche - Forli 200 km - 19/05/2015 - Nicola Boem (Bardiani - CSF) - foto Luca Bettini/BettiniPhoto©2015

Giro d’ Italia 2015 – 98a Edizione – 10a tappa Civitanova Marche – Forli 200 km – 19/05/2015 – Nicola Boem (Bardiani – CSF) – foto Luca Bettini/BettiniPhoto©2015


Doveva essere una tappa, sulla carta, disegnata per i velocisti e quindi per un epilogo in volata e invece, ancora una volta, la fuga che domina tutta la giornata arriva al traguardo e sorprende il gruppo.
Questa fuga, composta tutta da corridori italiani, nasce fin dai primissimi chilometri. Ne fanno parte: Oscar Gatto (Androni-Giocattoli), Nicola Boem (Bardiani-CSF), Alessandro Malaguti (Nippo-Vini Fantini), Matteo Busato (Southeast) ed Alan Marangoni(Cannondale-Garmin). Ottimo l’accordo tra i cinque di testa e la fuga prende il largo. Dopo 100 chilometri di gara il vantaggio massimo degli uomini al comando tocca i 4 minuti e 41 secondi.
Il Monte di Bartolo, arriva al km 107, ed è l’unico Gpm di giornata di quarta categoria. Scollina per primo Malaguti su Marangoni e Busato. Intanto il gruppo dietro inizia a riorganizzarsi per l’inseguimento e davanti a tirare si mettono le maglie dei compagni della maglia rosa della Tinkoff-Saxo, insieme alle squadre dei velocisti più quotati come la Lotto-Soudal di Greipel, il Team Sky di Viviani e la IAM Cycling di Pelucchi, che però non è in condizioni ottimali (ha fatto infezione la ferita dopo la caduta dei giorni scorsi) ed infatti ad una cinquantina di chilometri dalla conclusione è costretto al ritiro.
Il forcing del gruppo fa calare il vantaggio dei cinque uomini al comando. Quando al traguardo mancano 50 km il gap è sceso a 3’54”. Poi però, un po’ a sorpresa, la situazione si stabilizza e per diversi chilometri, nonostante il gruppo tiri a tutta, il divario con i fuggitivi oscilla attorno ai 2 minuti e mezzo e con l’approssimarsi al traguardo, complice anche il vento favorevole, il ricongiungimento non diviene più cosa così scontata.
Sfortunato Oscar Gatto (Androni-Giocattoli), uno dei cinque in fuga, fermato da un problema meccanico e costretto a rientrare mestamente in gruppo quando all’arrivo mancano poco più di una decina di chilometri. A questo punto il ritardo del plotone nei confronti dei quattro rimasti al comando è ancora intorno al minuto e mezzo.
A cinque chilometri dall’arrivo, un imprevisto complica la vita al Team Sky: una foratura attarda Richie Porte e a questo punto la priorità degli uomini in maglia nera non è più rincorrere i fuggitivi per la vittoria di tappa di Viviani, ma aspettare e provare a riportare in gruppo il tasmaniano che però all’arrivo pagherà 47 secondi sugli altri diretti concorrenti per la classifica generale Contador e Aru. Porte partiva questa mattina con 22” di ritardo ora diventati 1’09” su Contador. Ma in serata arriva un altro colpo di scena. Il distacco diviene di 3’09” (e potrebbe significare fine dei sogni di gloria) perchè il collegio di giuria ha inflitto ulteriori 2 minuti di penalità all’australiano per essersi fatto passare la ruota dal connazionale e amico Simon Clarke, operazione vietata dal regolamento (LEGGI L’AGGIORNAMENTO).
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I quattro davanti continuano imperterriti nella loro azione e ormai sentono concreta la possibilità di arrivare al traguardo. A un chilometro e mezzo dall’arrivo allunga Alan Maragoni, stringe i denti, insiste, ma negli ultimi 200 metri piomba su di lui e lo passaNicola Boem che va a vincere la sua prima vittoria di tappa al Giro, la seconda vittoria in carriera da professionista dopo quella ottenuta un anno fa al Giro di Danimarca. Secondo posto per Matteo Busato, terzo Alessandro Malaguti e quarto Alan Maragoni. Arriva a 18 secondi il gruppo regolato per la quinta posizione da Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing).
Il vincitore di tappa, Nicola Boem, ha detto: “Puntavamo a una vittoria di tappa a questo Giro ed è arrivata nella tappa più tappa, forse la più improbabile. Abbiamo lavorato assieme e fino ai 20km dall’arrivo avevamo un buon vantaggio. A un chilometro e mezzo dall’arrivo ha attaccato Alan Marangoni. Sapevo che non potevo lasciarlo andare e ho dato tutto. Dedico la vittoria ai miei compagni di squadra, saranno forse più felici di me, e alla mia ragazza, Federica, che ha sempre creduto in me e mi ha incoraggiato ogni giorno durante il Giro.”
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La Maglia Rosa, Alberto Contador, ha detto: “Non è stata per niente una giornata facile. Ogni giorno al Giro ci possono essere sorprese. L’altro giorno è stata la mia caduta, oggi Richie è stato sfortunato con una foratura. È davvero fastidioso perdere tempo in quel modo anche se considerando quello che ci aspetta, il tempo che ha perduto non è poi moltissimo.” 
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa n. 11 – FORLÌ – IMOLA (Autodromo Enzo e Dino Ferrari) – 153km
Percorso
Tappa breve e piuttosto impegnativa, caratterizzata da cinque brevi ma intense salite prima di immettersi nel circuito finale (il circuito Tre Monti) da ripetere tre volte. Si scalano in successione senza tratti pianeggianti intermedi le salite del Trebbio (GPM), Monte Casale, La Valletta, Monte Albano e il Valico del Prugno (GPM) prima di portarsi nella zona del circuito automobilistico di Imola e immettersi nel circuito finale all’uscita della “variante alta”.
Ultimi km
Circuito finale di 15,4km in parte nel Circuito Automobilistico di Imola e in parte all’esterno. Dalla linea di arrivo (sul rettilineo dei box) si percorrono circa 3,5km del circuito fino alla Variante Alta dove si esce (restringimento) per immettersi nella salita che porta a Tre Monti (GPM al terzo passaggio sul culmine) e quindi scendere su strade abbastanza ampie e ben pavimentate fino all’ultimo km, che immette nell’ingresso della Curva Rivazza a circa 850m dall’arrivo. Ultima curva a 650m e quindi lungo rettilineo leggermente arcuato largo 8m su asfalto perfettamente livellato.
ORDINE D’ARRIVO:
1 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 4:26:16
2 Matteo Busato (Ita) Southeast Pro Cycling
3 Alessandro Malaguti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:02
4 Alan Marangoni (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:04
5 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 0:00:18
6 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
7 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
8 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
9 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
10 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli
CLASSIFICA GENERALE:
1 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 42:58:09
2 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:03
3 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:46
4 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:01:16
5 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:01:46
6 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:02:10
7 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:02:12
8 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:02:20
9 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:02:24
10 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:02:30
MAGLIE
MAGLIA ROSA – BALOCCO – Alberto Contador (TINKOFF SAXO)
MAGLIA ROSSA – ALGIDA – Nicola Boem (BARDIANI CSF)
MAGLIA AZZURRA – BANCA MEDIOLANUM – Simon Geschke (TEAM GIANT – ALPECIN)
MAGLIA BIANCA – EUROSPIN – Fabio Aru (ASTANA PRO TEAM)
– Risultati completi
(Servizio a cura di Giorgio Torre)