LUGO (RA) – Brutta caduta ieri a Belricetto di Lugo di Romagna per il passista piemontese Federico Burchio. Il corridore della Hopplà Petroli Firenze è volato fuori strada a due chilometri dal traguardo, quando era pronto a lanciare lo sprint. “Ero in grandissima forma – racconta il vincitore del Trofeo La Torre di domenica scorsa -. Nella gara di Belricetto ho azzardato l’affondo a meno venti chilometri dal traguardo, dopo aver condotto, assieme ai miei compagni di squadra, una gara sempre al rilancio in tutte le fughe. Avevo un discreto margine di vantaggio e ai duemila metri dal traguardo il gruppo mi è rientrato alle spalle. E già vedevo in fondo il rettifilo. Poi non so cosa sia successo, mi sono sentito toccare e sono volato sull’asfalto”.

Un salto a terra a quasi 55 km orari, racconta il diesse Omar Piscina. “Federico Burchio è stato soccorso immediatamente e trasportato all’ospedale di Lugo, che purtroppo ormai conosciamo bene, dopo la caduta di domenica scorsa di Marco Landi. E proprio al mattino il corridore bolognese, che solo sette giorni prima si era gravemente infortunato sempre a Lugo, aveva ricevuto la visita dei compagni di squadra.

Le condizioni di Marco Landi intanto lentamente migliorano e a giorni dovrebbe essere dimesso dall’ospedale. Ma la diagnosi è impietosa per Federico Burchio. Frattura della clavicola sinistra. Al corridore è stato apposto un tutore ed è già rientrato nella sua Torino. Entro domani termineranno i consulti medici e si deciderà il da farsi sulla spalla di Burchio.

E pensare che ieri erano arrivati anche i complimenti alla squadra da parte del commissario tecnico della nazionale Under 23 Marino Amadori. Ovviamente per l’ottima prova al Gp Larciano, con i professionisti, di Massimo Rosa, convocato per la seconda volta consecutiva in azzurro. E ancora. Da ieri Edoardo Sali è a Riccione per uno stage insieme gli azzurri. E, vista l’ottima forma di Burchio, anche per lui sarebbe potuta arrivare una maglia della nazionale.