HOOGERHEIDE (PAESI BASSI) – Arriva nella gara più importante dell’anno il miglior piazzamento stagionale degli Juniores azzurri. A regalarlo è il friulano Tommaso Cafueri (nella fotografia di archivio), capace di chiudere al 12° posto la prova iridata di Hoogerheide.

1100 amici si sono già iscritti al canale Telegram BICITV.
Per ricevere aggiornamenti in tempo reale sul mondo del ciclismo, unisciti a loro cliccando qui.

Al netto del risultato, che replica il 13° posto ottenuto una settimana fa in Coppa del Mondo a Besancon, ciò che è piaciuto di più è la generosità e la determinazione del ragazzo classe 2005, che dopo un’ottima partenza è rimasto nel drappello di cinque atleti che si stava giocando le medaglie, conducendo in testa tutto il secondo giro.

Tommaso Cafueri, quarto al Ciclocross del Ponte

Tommaso Cafueri – foto di archivio

Se il fisiologico calo nella seconda parte della prova lo ha relegato a soli tre secondi dalla top 10, resta una gara da protagonista su uno dei palcoscenici più suggestivi di tutto il calendario del cross. Un palcoscenico che Cafueri aveva già calcato nella giornata di venerdì, partecipando al Team Relay, chiuso con i compagni di nazionale al quinto posto.

«La gara di Besancon mi ha dato morale e, analizzando i tempi del Team Relay di venerdì, mi sono presentato al via senza pressioni e con l’idea di godermi questo evento incredibile», conferma Cafueri, al suo primo mondiale della carriera. «Sono partito bene e, trovandomi là davanti con i migliori, ho cercato di giocarmi le mie carte: nel secondo giro, visto che c’era un gruppetto che stava rientrando, mi sono messo davanti per scandire il passo. Non era un attacco vero e proprio, però pedalare davanti a tutti di fronte a così tanta gente fa venire la pelle d’oca. Certo mi sarebbe piaciuto chiudere tra i primi dieci e ci ho provato con tutte le mie forze, tanto che sull’ultima pedana ero così stanco da non essere sicuro di riuscire ad arrivare al traguardo; tuttavia le emozioni che ho provato valgono tanto e mi permettono di chiudere questa stagione in crescita e con tanto orgoglio».

Gli altri atleti della DP66 Giant SMP

Se Tommaso ha lottato fino in fondo, il Mondiale si è messo subito in salita per l’altro Junior Stefano Viezzi, invischiato nella caduta iniziale che ha spezzato il gruppo dopo poche decine di metri. Il ragazzo, al primo anno in categoria, è transitato al 44° posto alla fine del primo giro; con un grande sforzo il ragazzo di Majano è risalito fino alla 33° posizione finale, facendo registrare due buoni tempi nelle ultime due tornate.

Il primo mondiale di Carlotta Borello tra le Under 23 si chiude invece con un 25° posto. La piemontese è tornata a vestire la maglia azzurra in una rassegna iridata a tre anni di distanza dall’ultima volta, con l’intenzione di bissare il bell’ottavo posto ottenuto due settimane fa nella prova di Coppa del Mondo di Benidorm.

Purtroppo negli ultimi 15 giorni la 21enne ha pagato un piccolo calo di condizione che non le ha permesso di ambire a un piazzamento tra le prime 20 al mondo.

Carlotta Borello, quinta al Ciclocross del Ponte

Carlotta Borello – nella foto di Lisa Paletti