NAMUR (BELGIO) – Lo scorso anno, al suo primo assaggio delle contropendenze di Namur, aveva tagliato il traguardo in 45° posizione, soffrendo la partenza nelle retrovie e le insidie di uno dei tracciati più tecnici del cross.

Ma oggi, al secondo tentativo, Silvia Persico ha superato se stessa artigliando il nono posto nell’undicesimo atto di Coppa del Mondo.

Una prova superlativa quella dell’atleta classe 1997: transitata sedicesima dopo il primo giro, la portacolori della FAS Airport Services ha risalito posizioni su posizioni, fino a riaggianciare il gruppetto in lotta per il quinto posto.

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Solo all’ultimo giro, complice una scivolata nell’ultima ‘S’ in contropendenza, Silvia Persico ha perso le ruote di Inge Van Der Heijden, venendo superata anche da Shirin Van Anrooij.

Nonostante la sbavatura finale, il nono posto ha un valore altissimo, sia perché ottenuto su uno dei palcoscenici più importanti del ciclocross europeo, sia perché il divario rispetto alle altre atlete che lottano per le prime cinque posizioni si è ridotto.

«E dire che ero scettica delle mie possibilità – confessa Silvia Persico –. L’anno scorso a Namur era andata male, sabato a Rucphen non avevo avuto buone sensazioni e, oggi, prima della gara, mi sono limitata a un solo giro di prova perché pensavo che non sarebbe stata la mia giornata. Invece nel corso della gara ho ritrovato il feeling con un tracciato insidioso e in cui bisogna essere un po’ spensierati nello scegliere le traiettorie. Un percorso da ‘kamikaze’ che mi ha fatto ritrovare il sorriso dopo l’opaca prestazione in Olanda».

Fino a metà gara, sembrava che la giornata per la FAS Airport Services potesse addirittura essere migliore. Oltre a Silvia Persico, nella top 10 figurava anche Eva Lechner, autrice di una partenza ottima e in grado di terminare il primo dei sei giri in quinta posizione. La bolzanina è rimasta nelle posizioni che contano per i primi 30 minuti di gara, pagando nella seconda parte la fatica della gara di Rucphen e scivolando al 14° posto.

È stata autrice di un ottimo start anche l’Under 23 Lucia Bramati, capace di superare indenne la prima rampa e, prendendo come punto di riferimento la compagna di squadra Silvia Persico, terminare in 28° posizione il primo giro. Essendo al suo primo anno con le Open, la diciottenne di Sandrigo ha pagato lo sforzo, alzando i tempi sul giro di una ventina di secondi a tornata e chiudendo la sua fatica in 43° posizione, ma ancora una volta la figlia d’arte ha dimostrato di avere nello spunto al via una delle sue migliori doti.

Giornata invece da dimenticare per Alice Maria Arzuffi, fuori gara già dopo la prima tornata: sprofondata nelle retrovie dopo la partenza, la brianzola ha chiuso il primo giro in 42° posizione prima di decidere di ritirarsi.