CONI Verona in Festa: per il Team Autozai Contri un prestigioso riconoscimento
VERONA (VR) – Il ciclismo come palestra di vita. Da sempre la filosofia del Team Autozai Contri è quella di educare i propri atleti al rispetto di valori quali impegno, sacrificio ed altruismo.
Don Andrea Giacomelli, tragicamente scomparso in un incidente stradale il 29 settembre 2017, a soli 55 anni, era parroco di Cisano e Direttore dell’Ufficio Pastorale Turismo, Tempo libero e Sport della Diocesi di Verona.
“Con Don Andrea c’era un rapporto molto stretto di collaborazione e di confronto – così il delegato provinciale del CONI Stefano Gnesato – rapporto che poi è proseguito con le varie Federazioni e amministrazioni comunali anche dopo la sua scomparsa. Il suo obiettivo non era la vittoria a tutti i costi, ma mettere i giovani al centro di un progetto che li facesse crescere come atleti e come uomini.
La scelta che ha fatto il presidente Enrico Mantovanelli di collaborare con l’associazione La Ginestra, coinvolgendo i ragazzi della squadra in un servizio civile a favore delle persone con disabilità, è a suo modo controcorrente perché pochissime società sportive al giorno d’oggi hanno questa attenzione verso il sociale.
Vorrei a tal proposito raccontare un piccolo aneddoto che ha visto protagonisti proprio gli atleti del Team Autozai Contri: tornando dal lavoro incrocio la squadra, ferma sul lato della strada. Non sapendo cosa fosse successo chiamo subito Enrico per informarlo, ma la cosa che più mi colpisce e per la quale gli faccio i complimenti, è l’atteggiamento dei ragazzi. Nessuno che si muove, tutti al loro posto in attesa di ripartire. Segno di grande disciplina, educazione e rispetto.
Valori che da sempre contraddistinguono la filosofia di questa società. La scelta di privilegiare non solo l’aspetto sportivo ma anche quello umano, è stata molto coraggiosa. Per questo andava premiata e messa in evidenza”.
A ritirare il premio è stato il medico sociale, Dottor Lucio Cordioli (nella foto in basso tra il presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle e il consigliere federale nazionale della Federpesistica Claudio Toninel: “Rientrare nel novero delle eccellenze, insieme a giovani promesse e a personaggi che hanno dedicato la loro vita allo sport, è un grande onore – così il Dottor Cordioli – Eravamo l’unica società ciclistica, e il fatto che il CONI ci abbia premiato, rimarcando tra l’altro la valenza sociale della collaborazione con l’associazione La Ginestra, dev’essere uno stimolo a continuare la nostra mission, che è quella di educare i ragazzi insegnando loro l’importanza del sacrificio, del saper accettare una sconfitta, del non esaltarsi dopo una vittoria, di restare umili.
Vorrei fare un appello a tutti coloro che sostengono economicamente lo sport giovanile, perché lo facciano non soltanto in vista di un ritorno d’immagine legato ai risultati, ma per un fine educativo”.
“Il nostro è prima di tutto un progetto di vita – le parole del presidente Enrico Mantovanelli – il cui obiettivo è quello di formare gli uomini di domani. Chi indossa questa maglia deve essere un esempio positivo per i coetanei e, in futuro, per i colleghi. Il premio ricevuto sabato è motivo di grande orgoglio e soddisfazione, un bel riconoscimento per il nostro impegno nel sociale e per la promozione dei valori più nobili dello sport”.