MILANO (MI) – È morto martedì sera, all’ospedale San Raffaele di Milano, Giorgio Squinzi, patron della Mapei e del Sassuolo Calcio. Aveva 76 anni, a portarselo via una lunga malattia.

Giorgio Squinzi, nato a Cisano Bergamasco il 18 maggio 1943, è stato un imprenditore, chimico e dirigente sportivo italiano, amministratore unico di Mapei, azienda fondata dal padre Rodolfo nel 1937, e Presidente di Confindustria dal 2012 al 2016. Seppur tifoso del Milan, è stato il proprietario del club Sassuolo Calcio, artefice della grande scalata dei neroverdi dalla serie C2 alla serie A fino alla qualificazione all’Europa League nel 2016. Ma la sua grande passione sportiva è sempre stata il ciclismo, passione ereditata dal padre Rodolfo che era stato per qualche anno corridore professionista, e poi con la sua azienda ha sponsorizzato per dieci anni (dal 1993 al 2002) la squadra professionistica Mapei-Quick Step, scrivendo pagine leggendarie della storia del ciclismo.

L’IMPRENDITORE – Nel 1969 conseguì la laurea in Chimica industriale all’Università Statale di Milano divenuta fin da giovane età la sua città d’adozione. Finiti gli studi affianca il padre Rodolfo nella piccola ditta di famiglia che quest’ultimo aveva avviato nel’37 con quattro operai, in viale Jenner, a Milano. Nel 1970, sposò Adriana Spazzoli nella chiesa di Polenta presso Bertinoro. Anche in ricordo di ciò, partecipò successivamente ai restauri del monumento avviati a partire dal 2009 e conclusi nel 2012. Sempre nel 1970, fondò insieme al padre la Mapei, società che si occupa di materiali ausiliari per l’edilizia e l’industria. Nel 2002, ricevette la laurea ad honorem in Ingegneria chimica dal Politecnico di Milano. Prima dell’elezione alla presidenza di Confindustria, è stato per 12 anni vicepresidente degli industriali con delega alla ricerca e all’innovazione. Il 22 marzo 2012 è stato designato presidente di Confindustria, carica che gli viene assegnata il 23 maggio e che termina il 25 maggio 2016. È stato presidente di Federchimica e vicepresidente di Assolombarda. Il 29 aprile 2016 è stato nominato presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo 24 Ore, per poi dimettersi il 1° ottobre dello stesso anno a causa del bilancio in rosso e delle polemiche del cdr.

Il belga della Mapei-GB Johan Museeuw vince la Parigi-Roubaix 1996, davanti ai compagni di squadra Gianluca Bortolami e Andrea Tafi

Il belga della Mapei-GB Johan Museeuw vince la Parigi-Roubaix 1996, davanti ai compagni di squadra Gianluca Bortolami e Andrea Tafi

SQUINZI, IL CICLISMO, GRANDI CAMPIONI E LA MITICA MAPEI – Dici Squinzi e inevitabilmente pensi al ciclismo e alla mitica Mapei. È stata una delle più forti squadre al mondo nella seconda metà degli anni 1990; si impose al primo posto nelle classifiche UCI per squadre dal 1994 al 2000 e poi nuovamente nel 2002.
Nella squadra hanno militato i migliori specialisti degli anni 1990 italiani e belgi delle classiche da un giorno, come ad esempio Johan MuseeuwMichele BartoliAndrea TafiFranco BalleriniGianluca Bortolami; sotto la guida del direttore sportivo e manager Patrick Lefevere tali ciclisti vinsero tutte le più importanti competizioni ciclistiche di un giorno, tranne la Milano-Sanremo. Particolarmente prodiga di risultati fu la Parigi-Roubaix, vinta per ben cinque volte, tre delle quali occupando tutti i tre gradini del podio della competizione. Inoltre per quattro volte corridori Mapei vinsero con la maglia della propria nazionale i Campionati del mondo di ciclismo su strada.
La formazione era meno attrezzata per le grandi corse a tappe, delle quali vinse solamente una Vuelta a España ed un Giro d’Italia con Tony Rominger rispettivamente nel 1994 e 1995. Nel 1996 la squadra puntò su Abraham Olano per il Giro e su Rominger per il Tour, senza però riuscire a vincere nessuna delle due corse; successivamente il team decise di non puntare su corridori adatti a tali competizioni, ad eccezione di Pavel Tonkov che giunse per due volte in seconda posizione al Giro, dietro a Ivan Gotti e Marco Pantani.
Nel 2002, ultimo anno di attività, la squadra aveva come amministratore unico Aldo Sassi e come team manager Alvaro Crespi; in quella stagione risultava essere la squadra ciclistica con il budget più alto, con circa 10 milioni di euro. Il team vantava inoltre un notevole impegno nel settore giovanile, con la sponsorizzazione e collaborazione con 26 squadre delle categorie minori in Italia, Germania, Belgio e Svizzera, per un totale di 500 giovani atleti, e la gestione di Mapei Sport, un avanzato centro di medicina sportiva a Castellanza (VA) tuttora in funzione.

Giorgio Squinzi lascia la moglie Adriana Spazzoli e due figli, Marco e Veronica impegnati entrambi nell’azienda di famiglia.