VERONA (VR) – Marco Brenner ha vissuto il suo primo giorno da atleta Autozai Contri Omap. Ora è ufficiale: il corridore probabilmente più ricercato della categoria Allievi ha scelto il progetto della società del presidente Enrico Mantovanelli. Il nome era sul taccuino di molti. Il ragazzo italo-tedesco era il profilo cui tutti puntavano.

Quarantacinque vittorie in patria, seguite anche dai trionfi in terra italiana nelle fugaci apparizioni della scorsa stagione. Il primo atleta di nazionalità tedesca a vincere la Coppa d’Oro di Borgo Valsugana. Il primo oggetto del desiderio anche dei direttori sportivi della categoria Juniores. Marco Brenner nelle prossime due stagioni correrà con il team Autozai Contri Omap.

“Lui si è subito calato nella parte”, spiega il presidente Enrico Mantovanelli. “La prima giornata è stata parecchio intensa. Viaggio dal biomeccanico, alcune visite mediche, conoscenza dei nostri sponsor ed anche l’incontro con dirigenti e compagni di squadra. Lui è stato molto disponibile. Io mi sono sentito come Bagnoli quando arrivò Briegel all’Hellas Verona. Sono molto felice di aver regalato questo colpo alla società. Marco aumenterà il livello dell’intero ciclismo giovanile veronese”.

Un ragazzo ancora timido Marco ma con idee chiarissime sul proprio futuro. Nella sua scelta è stato parecchio meticoloso. Determinante anche una chiamata ad un mito del ciclismo come Davide Rebellin, juniores con i colori della Riboli, antenata dell’Autozai Contri Omap, nelle stagioni 88’ e 89’.

“È vero”, racconta Marco Brenner. “L’ho cercato e mi ha dato le risposte che volevo. Sono felice di aver scelto questo gruppo. Volevo correre in Italia. Perche l’Autozai Contri Omap? Cercavo una realtà che avesse a cuore la mia crescita”. Adesso quindi un biennio da disegnare insieme, dopo la trattativa iniziale ed il primo giorno di condivisione di strategie ed obiettivi. “Non abbiamo mai forzato questa decisione”, assicura in conclusione il presidente Enrico Mantovanelli. “Ci siamo approcciati a Marco con grande naturalezza, studiando insieme un percorso di sviluppo, avallato anche dalla Federazione Tedesca. Le modalità hanno fatto la differenza. Da presidente sono orgoglioso. La nostra società è considerata come un modello anche fuori dai nostri confini. Siamo felici di avere Marco con noi. Sarà un’avventura indimenticabile”.