VERONA (VR) – A 28 anni, con sette anni di professionismo alle spalle e 39 vittorie tra i pro’ il veronese Andrea Guardini è pronto a tuffarsi in una nuova avventura. Dopo 5 stagioni vissute nel WorldTour con Astana prima e UAE Team Emirates poi, ha scelto per la stagione 2018 una squadra Professional italiana, la Bardiani-CSF.

“È  un’altra pagina della mia carriera – afferma subito il veronese che abbiamo raggiunto telefonicamente poco dopo una delle sue uscite di allenamento in bici –. Quando sei in una squadra WorldTour e non porti i risultati passi in secondo piano. E a me lo scorso anno non è andata bene. Da qui è arrivata anche la scelta di cambiare squadra e trovare un ambiente più familiare dove poter lavorare con maggiore tranquillità e con la piena fiducia del gruppo. Sarò uno dei pochi velocisti puri della squadra e anche l’atleta più esperto”.

La volontà di Andrea Guardini è quella di imparare dagli errori del passato per tornare più forte nel 2018. “So essere abbastanza critico con me stesso – ammette il veronese che nel 2010 tra i dilettanti aveva fatto registrare il record assoluto di 19 vittorie stagionali – e so bene che oggi certi aspetti del ciclismo non li puoi più trascurare. Non è più solo allenamento e mezzo tecnico, ma ci sono tanti altri aspetti da curare per poter stare al top. Probabilmente lo scorso anno ho sbagliato qualcosa e ho imparato la lezione”.  

Andrea Guardini con la nuova maglia della Bardiani-CSF

Andrea Guardini con la nuova maglia della Bardiani-CSF (foto Photobicicailotto)

La Bardiani-CSF e la famiglia Reverberi hanno voluto scommettere sul veronese. “Per la prima volta sento su di me anche una particolare responsabilità perché essendo il più vecchio della squadra (ha 28 anni e l’età media del team è di 23 anni e mezzo, ndr) dovrò cercare di mettere la mia esperienza a disposizione dei miei giovani compagni di squadra. Questo mi dà uno stimolo in più per fare le cose fatte bene”.

Quali sono gli obbiettivi per il 2018? “Voglio lavorare per farmi trovare pronto fin dalle prime gare dell’anno. Voglio essere competitivo già a febbraio perché ci saranno molte occasioni per noi velocisti. Voglio sfruttare al massimo questa occasione perché sono convinto che, come dice il detto, chi ben comincia è a metà dell’opera. E poi lo devo alla nuova squadra e agli sponsor che hanno creduto in me e un po’ lo devo anche a me stesso”.

Il debutto in Colombia, dal 6 all’11 febbraio alla Colombia Oro y Paza. “Mi piacerebbe arrivarci già in condizione per giocarmi qualche volata, ma sarà soprattutto per preparare la gamba per l’Abu Dhabi Tour dove potrò confrontarmi contro avversari di primissimo livello e provare a tornare a vincere su un palcoscenico importante che farebbe vedere alla gente che Guardini è tornato”.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)