OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CALAR ALTO (SPAGNA) – È stato il primo arrivo oltre quota 2000 di questa Vuelta, al termine di una salita di oltre 15 chilometri, con pendenze non impossibili ma continue. In questo scenario, per certi versi lunare, condito anche da pioggia e freddo, Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) ha provato per la prima volta veramente a far saltare il banco. I suoi attacchi a -10 chilometri e a -2 hanno innescato l’azione decisiva del colombiano Miguel Angel Lopez, dell’Astana, che ha vinto solitario con 14″ di vantaggio sullo stesso Nibali, Chris Froome (Team Sky) e Wilco Keldermann (Team Sunweb).

La prima vera tappa di montagna ha però detto molto. Come spesso accade in questi casi, non è uscito il nome del sicuro vincitore della Vuelta, ma alcuni personaggi finora in corsa per il podio ne escono fortemente ridimensionati. Soprattutto la tappa di oggi ci ha consegnato i due contendenti, i duellanti per eccellenza: Nibali e Froome.

Al termine dei 187,5 chilometri dall’undicesima tappa, il corridore del Team Bahrain-Merida si ritrova secondo in classifica (a 1’19” dalla maglia rossa) e con un bilancio sicuramente positivo. Passi per i 2” concessi ancora a Froome, unica nota dolente della giornata, per il resto Nibali può guardare la classifica con soddisfazione. Il gran lavoro del suo Team, di Visconti e Pellizzotti in particolare, non è stato inutile. Quando a 10 chilometri dalla conclusione il siciliano ha provato un primo allungo, ha risposto prontamente Contador, che però non ha dato il cambio, forse consapevole che fosse un attacco con l’alto rischio di trasformarsi in un suicidio sportivo. Il Team Sky, guidato da Nieve e Moscon, ha recuperato subito, mentre Froome ondeggiava pericolosamente in fondo ai migliori.

Unico, positivo, effetto di questo allungo è stato l’aver isolato Chavez e De La Cruz, oltre a recuperare i fuggitivi Atapuma e Bardet. Ne fa le spese anche Fabio Aru, sorpreso dall’allungo e costretto, per i 10 chilometri finali, ad una stenua difesa delle posizioni. Al termine perderà 1’15” dai big.

I migliori hanno pedalato ancora per qualche chilometro insieme, con Pellizzotti a fare l’andatura e Nibali a studiare Froome. Poi a meno 2 chilometri, nel momento in cui la strada sale più ripidamente, il nuovo affondo del siciliano. Sono momenti di concitazione, durante i quali alcuni provano a rispondere subito, mentre Froome è l’unico che non sembra perdere la calma: continua con il suo passo e in breve (a meno 1,2 km.) si riporta su Vincenzo. È in questo frangente che parte Lopez per involarsi verso la vittoria. Nibali ha il merito di non cedere al ritorno di Froome, insieme tagliano il traguardo a 14” dal vincitore.

Adesso in classifica i due si guardano a distanza di 1’19”… non poco, ma non ancora un distacco incolmabile. La sensazione è che il tempo giochi a favore dell’italiano, al cospetto di una condizione in crescita, mentre il britannico, tra ieri e oggi, ha dato l’impressione di cominciare a ragionare in termini di “risparmio energetico”. A questo punto solo la tappa di sabato, con arrivo a Sierra de La Pandera (1830 metri) e quella di domenica a Alto Hoya de la Mora (2510 metri) ci diranno veramente come stanno le cose. E siamo solo alla seconda settimana di Vuelta!

ORDINE D’ARRIVO:

1 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 5:05:09
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:14
3 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
4 Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:31
6 Alberto Contador Velasco (Spa) Trek-Segafredo
7 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
8 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
9 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 0:01:02
10 David de la Cruz (Spa) Quick-Step Floors 0:01:14

CLASSIFICA GENERALE: 

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 45:18:01
2 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:01:19
3 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica-Scott 0:02:33
4 David de la Cruz (Spa) Quick-Step Floors 0:02:36
5 Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb 0:02:37
6 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:02:38
7 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:57
8 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac 0:03:01
9 Alberto Contador Velasco (Spa) Trek-Segafredo 0:03:55
10 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:11

(fonte: Federciclismo.it)