CUSTOZA (VR) – Michael Bresciani, Federico Sartor e Matteo Moschetti nell’ordine a Custoza. Una  questione di centimetri. Se nel calcio, a volte, per cambiare il corso della storia è questione  di centimetri, nel ciclismo per passare dall’oro all’argento e al bronzo, sono sufficienti anche pochi millimetri.

Il podio del Gp Custoza 2016

Il podio del Gp Custoza 2016 (foto Photobicicailotto)


Incredibile come dopo 130 chilometri con un caldo torrido, che si è fatto sentire, Bresciani, Sartor e Moschetti con una volata all’ultima pedalata abbiano messo la loro ruota sulla fettuccia d’arrivo quasi appaiati. Questione di centimetri, come dicevamo. Solo un paio quelli che hanno separato la grande gioia del mantovano Michael Bresciani dalla delusione per un’inaspettata sconfitta del corridore della Colpack Federico Sartor che si è dovuto difendere anche dal ritorno di Matteo Moschetti (Viris Maserati) giunto in rimonta ad una manciata di millimetri dai due di testa.
Un finale che come si dice paga il costo del biglietto. Ai lati del rettifilo che porta alla chiesa di Custoza una folla di appassionati e un tifo da stadio per le ultime drenate di una gara tirata, senza mai un attimo di respiro, con continui saliscendi lungo le strade delle colline moreniche in un pomeriggio ferragostiano.
Nuova festa in casa Zalf-Fior

Nuova festa in casa Zalf-Fior (foto Photobicicailotto)


Una corsa, quella che assegnava il 35° Gran Premio Custoza – 4° Trofeo T.M.F. – Memorial Giovanni Cordioli, con in cabina di regia la Polisportiva Caselle, in collaborazione con la Proloco e con il supporto e la passione di Cesare Braggio, Franco Turato e Alberto Rossi, che ha regalato ad un vero e proprio esercito di appassionati delle due ruote presenti a bordo strada, tante emozioni e un arrivo incerto e appassionante.
Una volata gomito a gomito per un finale tutta da vivere con Sartor che parte lungo con a ruota Bresciani. Tra i due c’è il terzo incomodo, Moschetti. La strada sale un pochino e quindi ci vuole ancora birra nelle gambe. Gli ultimi 50 metri sono una sofferenza. E’ Sartor che prende il centro della strada. Per il corridore di Castelfranco Veneto la posizione è ottima.
Dietro c’è bagarre con Bresciani che sta per rinvenire. Bello e appassionante il duello dei due campioncini in odore di professionismo. A pochi metri dall’arrivo Sartor è ancora davanti ma Bresciani non molla e soprattutto Moschetti sta per rinvenire. Ultimo colpo di reni per i tre che sfilano sul traguardo appaiati. Qualche minuto di silenzio assordante. C’è incertezza. Il pubblico mormora ogn’uno, come succede in questi casi, dice la sua.
Sarà il fotofinish, giudice inappellabile, a regalare la sesta vittoria stagionale per il 21enne corridore mantovano che sale in cima alla classifica del “Challenge Fiera del Riso” alla vigilia della gara di Isola della Scala. Giù dal podio un generosissimo Carloalberto Giordani.
La volata di Custoza

La volata di Custoza (foto Photobicicailotto)


ORDINE D’ARRIVO:
1. Michael Bresciani (Zalf Euromobil Desireè Fior) km 125 in 3h media 41,454 km/h.
2. Federcio Sartor (Team Colpack).
3. Matteo Moschetti (Viris Maserati).
4. Carloalberto Giordani (Team Colpack).
5. Daniele Cazzola (Cipollini Iseo):
6. Aleksandr Vlasvov (Viris Maserati).
7. Nicolas Dalla Valle (Team Colpack).
8.Usosa Gomez Luis Antoni (Coppi Gazzera).
9. Raul Colombo (Gavardo).
10.Leonardo Moggio (Cipollini Iseo).
(Servizio a cura di  Luciano Purgato)