TARTU (ESTONIA) – Un argento che brilla come l’oro per la ventunenne Ilaria Sanguineti che vede sfumare soltanto negli ultimi metri il titolo europeo nella categoria Donne Under 23 per opera della polacca Katarzyna Niewiadoma. Completa il podio l’olandese Thalita De Jong. Per la Sanguineti (tesserata per la monzese BePink LaClassica), protagonista di una lunga fuga a due in compagnia dell’altra olandese Anouska Koster, è il primo podio in una manifestazione continentale (foto Dario Belingheri/Bettiniphoto).
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Il tracciato di gara è lo stesso che ha visto protagoniste le donne junior in mattinata. Cambia il numero di giri da percorrere: saranno dieci per un totale di 124,4 km. In questa gara avrebbe dovuto esordire in azzurro la sfortunata Chiara Pierobon. Prima del via tutto il gruppo si è raccolto per un minuto di silenzio in memoria della compagna di cui proprio questa mattina si sono svolti i funerali a Santa Maria di Sala. In prima fila la compagine azzurra con il lutto al braccio.
Nel corso dei primi due giri non accade praticamente nulla. Ritmo blando e gruppo ben compatto per conservare le energie considerata la lunghezza della gara e l’elevata temperatura atmosferica. Solo le portacolori della nazionale polacca provano a forzare l’andatura, ma si tratta di tentativi molto velleitari. Il gruppo si scuote nella terza tornata, con le maglie delle sette azzurre che si adoperano per aumentare la velocità media.Rossella Ratto affianca l’ammiraglia italiana per ricevere consigli sulla condotta da seguire. Prevale comunque la tattica attendista e nessun team sembra voler scoprire le carte e promuovere un‘azione d’attacco. Una caduta durante il rifornimento ai box costringe la lituana Silvija Latoszaite (un passato italiano nella Forno d’Asolo e nella Diadora Pasta Zara) a rincorrere.
Quinto giro: le atlete italiane e olandesi provano ripetutamente a fare la selezione, ma la Germania della bicampionessa europea a cronometro Mieke Kroger lavora per neutralizzare gli attacchi. Il copione si ripete anche nella tornata successiva, con la ventiduenne Anouska Koster che accelera repentinamente inseguita dalle azzurre. Nel settimo giro ci riprova nuovamente la Koster, alla cui ruota si accoda prontamente la ligure Ilaria Sanguineti. Questa volta l’allungo si rileva vincente e la coppia azzurro-orange è protagonista della prima vera fuga di giornata. Sulla sommità della Vanemiuse Hill le due battistrada hanno 36” di vantaggio e sembrano pedalare di buon accordo. Il vantaggio sale fino a un massimo di 43”, poi il gruppo inizia a reagire. La russa Ksenya Dobrynina parte solitaria al contrattacco. A meno tre giri dal termine la coppia Sanguineti-Koster ha 38” sulla Dobrynina e 51” sul resto del plotone. Il ritmo del tandem di testa è costante e la russa dell’Astana AccaDueO non riesce a guadagnare terreno. Il gruppo, intanto, scivola a 1’09” e non trova l’accordo per organizzare l’inseguimento. Sulla terzultima Vanemiuse Hill la russa accusa 50” di ritardo con il gruppo a soli 10” che si appresta al ricongiungimento.
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Kostner, quinta lo scorso anno a Nyon, e Sanguineti, vincitrice del Giro di Bretagna qualche settimana fa, proseguono nell’azione d’attacco tenendo le inseguitrici a una quarantina di secondi. Quando mancano 30 km al traguardo inizia a scendere qualche goccia di pioggia. Le atlete della Polonia si incaricano di guidare l’inseguimento e riescono a rosicchiare qualche secondo: all’inizio del penultimo giro 34” separano il gruppo principale – ormai composto da poco più di 30 unità –  dal duo al comando. Nuovo tentativo di contattacco da parte della polacca Katarzyna Niewiadoma sulla Vanemiuse Hill che viene strettamente marcata dalle azzurre e dalle olandesi. La situazione non muta e l’ultimo giro inizia con Sanguineti e Koster che viaggiano con 51“ di vantaggio dopo oltre 30 km di fuga. Ilaria Sanguineti si alza sui pedali sull’ultima ascesa della Jakobi Hill mentre alle sue spalle la Niewiadoma intraprende generosamente un ultimo disperato contrattacco. La scena si ripete pari pari sulla Vanemiuse Hill, dove il margine di vantaggio della coppia di testa sfiora il minuto.
Mancano ormai solo 7 km al termine del Campionato Europeo. Dal gruppo escono l’indomita Niewiadoma e l’olandese Thalita De Jong che con un sforzo notevole si riportano a ridosso di Sanguineti e Koster a un chilometro e mezzo dalla fine. Le quattro si guardano e si voltano a controllare la posizione del gruppo. Come nella gara junior il vantaggio è ridottissimo, ma sufficiente per una volata a ranghi ristretti. Ilaria Sanguineti lancia lo sprint. Le olandesi faticano a tenere la ruota della ligure di Ventimiglia, ma la polacca Niewiadoma ha ancora le energie per rimontare e superare al fotofinish l’atleta azzurra. Terza Thalita De Jong, lo scorso anno ai piedi del podio.
La Niewiandoma, che quest’anno ha conquistato la maglia delle giovani al Giro Rosa e la medaglia d’argento ai Giochi Europei di Baku, segue con le lacrime agli occhi l’alzabandiera durante le premiazioni. Per la Polonia è la prima medaglia in assoluto nella categoria donne Under 23. Per l’Italia è il quarto argento consecutivo nella competizione continentale.
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ORDINE D’ARRIVO:
1. Katarzyna Niewiadoma (Polonia) km 124 in 3h16’17”
2. Ilaria Sanguineti (Italia) s.t.
3. Thalita De Jong (Olanda)
4. Anouska Koster (Olanda)
5. Riejanne Markus (Olanda) a 10”
6. Demi De Jong (Olanda)
7. Mieke Kroger (Germania)
8. Kelly Markus (Olanda)
9. Iris Sachet (Francia)
10. Floortje Mackaij (Olanda)
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(Servizio a cura di Fabiano Ghilardi