MASHAN NONGLA SCENIC SPOT (CINA) – Il giovane talento belga Tim Wellens della Lotto Soudal sale in cattedra sul primo traguardo in salita, quello della quarta tappa, del Tour of Guangxi 2017, ultima prova dell’UCI WorldTour. Oltre alla vittoria di tappa Wellens si è preso anche la maglia di leader della classifica generale. Secondo posto per Bauke Mollema (Trek Segafredo) e terzo Nicholas Roche (BMC).

La fuga più importante della giornata è stata animata da Pavel Kotchekov (Katusha), Victor Campenaerts (Lotto NL-Jumbo), Lennard Hofstede (Team Sunweb) e Antonio Molina (Caja Rural). Il loro vantaggio massimo supera i 7 minuti, poi Quick-Step Floors e BMC si mettono in testa al gruppo a tirare e arrivano ai piedi della salita finale con un margine che favorisce gli uomini che puntano alla classifica. 

Si muove allora anche il Team Sky che punta oggi su Wout Poels, mentre in testa alla corsa l’ultimo a desistere è Campenaerts ripreso a sei chilometri dall’arrivo. Nel finale restano in tre a contendersi il successo: Roche, Wellens e Mollema. Gli ultimi impegnativi tornanti fanno da trampolino di lancio per il belga che festeggia una nuova vittoria in questi ultimi scampoli di una stagione per lui molto positiva. 

ORDINE D’ARRIVO:

1 WELLENS Tim (Lotto Soudal) 3:23:18
2 MOLLEMA Bauke (Trek – Segafredo)
3 ROCHE Nicolas (BMC Racing Team) 0:04
4 ALAPHILIPPE Julian (Quick-Step Floors) 0:06
5 HERMANS Ben (BMC Racing Team)
6 POELS Wout (Team Sky) 0:12
7 MOHORIC Matej (UAE Team Emirates)
8 TAARAMÄE Rein (Team Katusha – Alpecin) 0:17
9 DEBESAY Mekseb (Dimension Data) 0:20
10 CAVAGNA Rémi (Quick-Step Floors) 0:22

CLASSIFICA GENERALE: 

1 WELLENS Tim (Lotto Soudal) 12:09:00
2 MOLLEMA Bauke (Trek – Segafredo) 0:04
3 ROCHE Nicolas (BMC Racing Team) 0:09
4 ALAPHILIPPE Julian (Quick-Step Floors) 0:13
5 HERMANS Ben (BMC Racing Team) 0:16
6 MOHORIC Matej (UAE Team Emirates) 0:22
7 POELS Wout (Team Sky)
8 DILLIER Silvan (BMC Racing Team) 0:27
9 TAARAMÄE Rein (Team Katusha – Alpecin)
10 CAVAGNA Rémi (Quick-Step Floors) 0:29

(Servizio a cura di Giorgio Torre)