L’inglese Jack Carhy si aggiudica il titolo élite. superando Coustellier e Belaey, il francese Nicolas Vallee è campione junior, settimo l’azzurro Giulio Porcario nella categoria 26″. Nella categoria 20″ en plein spagnolo tra gli uomini con Mustieles oro, Ros argento e Areitio bronzo. La tedesca Reichenbach vince a sorpresa davanti all’australiana Jungfels, terza la belga Devahive. Agli iberici anche il titolo Juniores con Eloi Palau.
VERMIGLIO (TN) – L’inglese Jack Carthy (Elite) e il francese Nicolas Vallee (Juniors) sono i nuovi Campioni del Mondo Uci della specialità Trials categoria 26”. L’inglese Carthy ha letteralmente dominato la finale a sei con una superiorità nettissima: ha accumulato appena otto punti di penalità nel doppio giro delle cinque piazzole di gara, contro i 25 della medaglia d’argento, il francese Gilles Coustellier, e i 26 del belga Kenny Belaey, medaglia di bronzo. Nella classifica finale l’italiano Diego Bani (Elite 26”) di Bergamo è 22°.
Carthy ha gareggiato in Trentino a sue spese. Non era nemmeno stato convocato dai tecnici dalla nazionale di Sua Maestà, ma probabilmente motivato da questa insolita situazione è riuscito a superare anche quel blocco mentale che sinora lo vedeva grande protagonista in semifinale ma poi in difficoltà psicologica in finale. Stavolta ha rovesciato la situazione e con un inizio stratosferico ha messo in grandissima difficoltà i due rivali diretti per il podio. Le medaglie sono finite a due atleti scesi in precedenza.
A Gilles Coustellier non è così riuscita l’accoppiata in Val di Sole. Era sulla carta il meno forte dei tre transalpini ma è stata comunque protagonista di una gara d’orgoglio e la medaglia d’argento di Vermiglio 2016 affianca l’oro dei Mondiali Val di Sole 2008. Per il belga Belaey la medaglia di bronzo arricchisce un palmares che oggi gli consente di esibirsi in tutto il mondo con lauti guadagni.
Negli junior Nicolas Vallee ha salvato l’onore dei francesi, sinora incapaci di vittorie individuali dopo l’oro a squadre. Argento allo spagnolo Jordi Araque. A completare il bottino dei transalpini vi è poi il Bronzo di Noah Cardona. Settimo il campione italiano Giulio Porcario (Jr 26”) di Ivrea.

Grande protagonista è stato “Barzola”, il troll della Val di Sole scolpito in un tronco dall’artista di casa Lino Mosconi, che ha accolto i finalisti quasi all’ingresso in gara. Il suo racconto una volta spaventava i bambini discoli della valle e oggi si è trasformato in uno degli ostacoli più spettacolari della finale. Con la sua altezza di 2.50 metri ha costretto i concorrenti a faticare non poco per volarci sopra senza accumulare penalità. Ma senza spaventarli nonostante l’espressione minacciosa. Ma più in generale il nuovissimo Trials park realizzato a tempo di record dal Comitato presieduto da Aldo Bordati, sfruttando tutte le risorse naturali a disposizione (legno, pietre, laghetti e corsi d’acqua), ha ricevuto grandi elogi ed ha attirato un folto pubblico. A caratterizzarlo vi sono due vere e proprie opere d’arte: la piazzola Trentino che assomiglia vagamente ad un gigantesco Shanghai fatto con i tronchi che sostituiscono i bastoncini e una serie di incisioni artistiche sui tronchi al posto dei colori del gioco cinese. E appunto il “Barzola”. La secondo piazzola propone le gigantesche lettere che compongono il nome Val di Sole. In mezzo si trovano le altre due piazzole Consorzio Adamello Ski Ponte di Legno Tonale e Hde – Hydro Dolomiti Energia, caratterizzate dai giganteschi sassi e una turbina per la produzione idroelettrica. L’ultima, artistica è stata costruita con manufatti in cemento, dipinti artisticamente.
I campioni del mondo Trials 26"

I campioni del mondo Trials 26″

Nella categoria 20″ gli iberici hanno monopolizzato l’intero podio maschile Elite grazie anche all’eliminazione degli specialisti francesi in semifinale. Il veterano Abel Mustieles ha difeso il titolo grazie a un po’ di fortuna, con un solo punto di vantaggio nei confronti di Benito Ros (Bronzo 2015).
Decisivo è risultato il guasto meccanico che ha bloccato Ros al termine del primo giro quando era nettamente in testa. La gara si è chiusa così 8 a 9 a favore del campione uscente. Bronzo a Ion Areitio (21).
Settimo lo sfortunato azzurro Stefano Ravarelli, escluso dalla finale per soli tre punti.
Sorpresa nella gara donne. La maglia iridata è stata indossata dalla tedesca Nina Reichenbach, che migliora il bronzo conquistato ad Andorra 2015. E’ risultata nettamente la migliore con 21 punti di penalità. L’argento è dell’australiana Janine Jungfels (31), incapace a difendere il titolo 2015. Bronzo alla belga Perrine Devahive (36).
Tra gli juniores, all’iberico Eloi Palau è riuscita l’impresa di battere il talento francese Nicolas Vallee, campione 2015 e ormai grande protagonista anche nella gare assolute di Coppa del Mondo.
Il bronzo è andato allo slovacco Samuel Hlavaty (17). Lo spagnolo e il transalpino hanno chiuso la finale alla pari con otto punti di penalità e così, fatto decisamente insolito, il titolo è stato assegnato tenendo in considerazione il piazzamento in semifinale, con Palau terzo davanti a Vallee.
(fonte: Federciclismo.it)