ANADIA (POR) – Vola la giovane Italia della pista, che al terzo giorno di gare dei Campionati Europei Juniores e Under 23 di Anadia raggiunge quota 15 medaglie, con nove ori, tre argenti e tre bronzi. A tre giorni dal termine della rassegna continentale è già festa grande per il ciclismo giovanile italiano, che tra record del mondo e una pioggia di medaglie dimostra di godere di ottima salute, confermando il valore di alcuni corridori e spianando la strada ad atleti che sicuramente lasceranno il segno in futuro.

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Uno di loro è Luca Giaimi (nella foto) già lo scorso anno campione europeo nell’Inseguimento individuale e in quello a squadre, specialità in cui nel mondiale 2022 di Tel Aviv ha conquistato anche la maglia iridata. Quest’anno sta provando (e riuscendo) ad alzare l’asticella: dopo l’oro di ieri nell’Inseguimento a squadre, con tanto di doppio record del mondo, oggi bissa con la maglia di campione europeo in quello Individuale e (ancora) un doppio world record.

Il ligure vince l’oro battendo il britannico Matthew Brennan ma soprattutto se stesso, migliorando il tempo fissato da lui stesso nelle qualifiche di questa mattina. Da 3:08.485, tempo con il quale aveva conquistato il pass per la finale (superando i 3:09.682 del canadese Carson Mattern), il talento classe 2005 conquista il secondo oro continentale consecutivo in questa specialità chiudendo i 3 km di gara in 3:07.596. Lo aveva già fatto nei giorni scorsi, ben due volte, con i suoi compagni del quartetto (Juan David Sierra, Renato Favero, Matteo Fiorin ed Etienne Grimod): nella finale dell’Inseguimento a squadre juniores di ieri gli azzurri hanno migliorato di ben 5 secondi il record realizzato proprio da loro nelle fasi di qualifica, chiudendo i 4 km di gara prima in 3:58.466, poi in 3:53.980, mettendosi uno splendido oro al collo.

L’emozione di Luca Giaimi: “Questo Europeo è un sogno per me. Sapevo di poter fare bene ma mai avrei pensato di battere due volte il record del mondo. Questa mattina ho chiuso in 3.08, arrivare a 3.07 è un grande risultato che non sarà facile da replicare, anche perché i Mondiali sono a Cali, in una pista all’aperto. Torno a casa come l’anno scorso con due maglie di campione europeo e quattro nuovi world record, direi che sono soddisfatto”.

Federica Venturelli e Alice Toniolli sul podio dell'inseguimento individuale donne junior

Federica Venturelli e Alice Toniolli sul podio dell’inseguimento individuale donne junior

Al femminile, tra le junior, l’oro degli Europei di Anadia finisce al collo di Federica Venturelli, regina della multidisciplina con la sua eccellenza su strada, pista e cross: il giovane talento classe 2005 si aggiudica la finalissima contro la belga Helen Hesters, mentre il terzo gradino del podio se l’è aggiudicato Alice Toniolli, che esce vittoriosa nella sfida per il bronzo con la britannica Ella Jamieson. Una gara in continua progressione, quella della 18enne di Mezzocorona. Dopo un piccolo svantaggio iniziale, Toniolli alza il ritmo e batte l’avversaria con il tempo di 2:21.409, contro il 2:21.588 dell’inglese.

Quartetti show ad Anadia, con anche tutti gli Under 23 in gara a medaglia. Bronzo per Valentina Basilico, Sofia Collinelli, Matilde Vitillo e Sara Fiorin (nelle qualifiche anche Lara Crestanello), brave a battere la Danimarca nella finale per il terzo posto, concludendo la prova in 4:25.912. Oro alla Gran Bretagna che domina la finale contro la Francia in 4:22.025. Al maschile medaglia d’argento per Samuel Quaranta, Niccolò Galli, Bryan Olivo, Mattia Pinazzi e Alessio Delle Vedove, che non riescono a battere la Gran Bretagna nella finale per l’oro. Bronzo al quartetto belga.

Soddisfazioni anche dal settore velocità. Matteo Bianchi è l’Under 23 più veloce del continente: il bolzanino ha conquistato la maglia di campione europeo Under 23 delkm da fermo, pedalando in 1.000.283 alla media di 59,718 kmh. Secondo posto per l tedesco Willy Leonhard Weinrich (1.00.824) e terzo per l’olandese Daan Kool (1.01.023).