MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) – Primo giorno di gare agli Europei di Monaco e Nazionali di ciclismo impegnate su due fronti, nelle qualificazioni del BMX Freestyle e in quelle dell’inseguimento e team sprint (pista).

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BMX FREESTYLE – Francesco Mongillo è tra i due piloti azzurri in gara oggi il più ‘anziano’, prende l’esito di questi europei con maggiore filosofia e consola il più giovane Gabriele Pala, che invece non riesce a spiegarsi gli errori della prima run. Termina con le qualifiche di oggi, nel primo giorno di gara, l’avventura dei due azzurri. Si sperava di riuscire ad entrare in finale, che voleva dire i migliori 12 di Europa. “Un obiettivo alla nostra portata – aveva detto alla vigilia il tecnico Federico Ventura anche se è dura”.

Gli azzurri sono autori di una gara simile: nella prima run mettono il piede per terra in diverse occasioni. Con la seconda riescono a completare il programma che si erano dati, ma la frittata ormai era fatta. “Quando ti capita di mettere il piede per terra – commenta Francesco, 25 anni, trentino, campione italiano – cerchi di farti coraggio. Tutti ti incitano, ma non è più la stessa cosa; il più delle volte ricapita.” Un destino, questo, che in una disciplina spettacolare ma difficile come il BMX Freestyle ha accomunato diversi partecipanti a questa rassegna continentale, su un impianto bello per la scenografia circostante, l’Olympiapark di Monaco. Ancora l’azzurro: “È una pista diversa rispetto alle prove di Coppa del Mondo: fondo più duro e salti meno alti. Questo evidentemente ha esaltato le differenze tecniche”.

Il CT Federico Ventura commenta la giornata: “Dobbiamo lavorare, sia con i nostri migliori atleti che con le società per costruire un movimento di base partendo dagli impianti. Il gap con i migliori è ancora ampio e ci vuole tempo per colmarlo. Questi ragazzi meritano di essere in Nazionale e spero siano contenti di aver fatto un’esperienza simile. Adesso guardiamo avanti, ai Mondiali di novembre, che saranno sicuramente più impegnativi di questi Europei, e alla qualificazione olimpica. L’UCI non ha ancora reso noti i dettagli, ma tra poco bisognerà iniziare a ragionare in termini di punti per il ranking.”

Francesco Mongillo ha concluso le due prove con il punteggio di 40,90 (29,20 e 52,60) 24°; Gabriele Pala con il punteggio di 29,90 (20,40 e 39,40) 27°.

PISTA – La ‘giovane Italia’ del Team Sprint, formata dagli under Matteo Tugnolo, Matteo Bianchi e Daniele Napolitano (già bronzo all’europeo di categoria di Anadia) acciuffa la qualificazione al primo turno con l’ottavo e ultimo tempo utile: 36”813.

Secondo tempo per l’inseguimento femminile. Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Martina Fidanza e Letizia Paternoster corrono in 4’16”510. Prima la Germania (4’14”688). Domani ci attende la Francia, che ha fermato il cronometro su 4’18”074. La Gran Bretagna, quarta (4’19”800), se la vedrà con la Germania. Le vincenti delle sfide correranno per l’oro.

Terzo posto per il quartetto maschile formato da Liam Bertazzo, Francesco Lamon, Davide Plebani e Manlio Moro in 3’55”920. Primo posto per la Francia (3’54”125), secondo per la Germania (3’54”280, contro cui correrà l’Italia al primo turno).

Le finali di oggi e gli azzurri in gara

Team Sprint Uomini e Donne
Inseguimento individuale Uomini e Donne
Corsa a punti uomini (40 km) – Matteo Donegà (riserva Liam Bertazzo)
Scratch Donne (10 km) – Martina Fidanza (riserva Rachele Barbieri)