TIRANO (SO) – La sua storia l’ha raccontata ieri Fabio Balbi sulle pagine del quotidiano La ProvinciaSilvia De Piaz è una ex biker, nata a Samedan, in Svizzera, il 14 settembre 1997, cresciuta a Tirano.

Viviendo tra i monti della Valtellina, quasi inevitabile vedere sbocciare in questa ragazza la passione per la bicicletta e in particolar modo per la mountain bike. Nel 2007 ha iniziato a pedalare “Seguendo mio fratello che era G1”, racconta Silvia. Nel 2008  inizia la sua carriera agonistica, da G5 (11 anni) con la maglia della Melavì Tirano Bike, allenata da Battista Pini.

Ben presto ha messo in mostra le sue doti atletiche sulla scena nazionale. Si è laureata campionessa italiana di MTB nel 2010 e nel 2011, tricolore di ciclocross nel 2012 e nel 2013 ha vinto anche il Campionato Italiano della staffetta in MTB.

“La vittoria nella staffetta la ricordo come un bellissimo momento in quando faceva parte del quartetto mio fratello Marco e mio papà era presidente della squadra. Quindi è stato un bellissimo momenti vissuti con la mia famiglia, ma la giornata più bella, a livello individuale, è stata la vittoria di Odolo nel 2011, ho corso con grande determinazione e voglia di vincere e con il cuore in quanto il giorno prima avevo saputo della scomparsa di un amico di famiglia”, il ricordo di Silvia (nella foto Silvia De Piaz con il presidente della Melavì Tiriano Bike Silvano Corvi).

Nel 2016 la tiranese ha iniziato a studiare a Lugano, in Svizzera, dove adesso vive e lavora come infermiera in ospedale. “Attualmente sono felice e soddisfatta della vita che faccio; faccio il lavoro che ho sempre sognato”. In un momento in cui il sistema sanitario mondiale è messo sotto pressione dall’emergenza Coronavirus.

Ovviamente la situazione attuale ha cambiato a tutti noi le abitudini, ma Silvia De Piaz non ha abbandonato la MTB, anche se ha posto fine alla sua carriera agonistica. “Vado spesso alle gare perchè da ormai un anno seguo e alleno i ragazzi esordienti ed allievi della Melavì Tirano Bike. Anche in Ticino sono attiva in una società che mi ha accolto come una famiglia. Mi piace molto aiutare i ragazzi nella loro preparazione e questo mi aiutata a distrarmi dalla quotidianità…”.