VICENZA (VI) – La prima tappa veneta del Giro d’Italia 2016, con arrivo ad Asolo, in Provincia di Treviso, è stata l’occasione ideale per parlare della candidatura del Campionato del Mondo di ciclismo su strada di Vicenza 2020. A presentare il progetto ai microfoni di Rai Sport, durante la diretta della tappa Modena-Asolo, l’Avvocato Claudio Pasqualin, Presidente del Comitato Promotore della candidatura a organizzare il Mondiale di Vicenza 2020.
“Siamo ottimisti e fiduciosi, Vicenza 2020 ormai è qualcosa di più di un sogno, il progetto è già in una fase avanzata. Non sarà facile ma ora puntiamo determinati al traguardo di Bergen, in Norvegia, dove nel settembre del prossimo anno ci sarà l’assegnazione del Mondiale del 2020. Noi per il momento stiamo lavorando con grande impegno, abbiamo confezionato un dossier di un certo livello, completo del patrocinio di tutti gli enti coinvolti. I contatti con l’Unione Ciclistica Internazionale sono assidui e abbiamo già raggiunto un accordo, a livello organizzativo, con la Federzione Ciclistica Italiana. Inoltre possiamo contare sulla Regione Veneto del Presidente Luca Zaia che ha subito sposato il progetto, appoggiando e sponsorizzando l’iniziativa. Il progetto, attraverso l’evento del Mondiale, punta a valorizzare la Regione Veneto come territorio a spiccata vocazione ciclistica dove la bicicletta è sinonimo di grandi eventi sportivi, turismo attivo e mobilità eco-sostenibile” spiega il Presidente del Comitato Promotore Claudio Pasqualin.
Il Mondiale di Vicenza 2020 punta a valorizzare non solo l’area della Provincia di Vicenza ma tutto il Veneto e le sue eccellenze: storiche, sportive, paesaggistiche e culturali. “Il Veneto è una terra di grande ciclismo a livello di titoli mondiali, solo guardando alla zona di Vicenza possiamo pensare alle donne, con Alessandra Cappellotto e Tatiana Guderzo, senza dimenticare Marino Basso. Il percorso iridato, che stiamo definendo, sarà qualcosa di sensazionale a livello di promozione del territorio. Per quanto riguarda la prova in linea vorremmo che la partenza fosse da Piazza San Marco a Venezia, con il Km 0 posto sul Ponte della Libertà. Poi con il percorso si attraverserà la Riviera del Brenta e la Riviera Berica per entrare poi nel circuito del Palladio e affrontare l’ascesa del Monte Berico. Un finale che ricalcherà in parte il percorso proposto dalla 12a tappa del Giro d’Italia 2015 dove a vincere fu, in un finale di tappa spettacolare ed esaltante, Philippe Gilbert” conclude il Presidente del Comitato Promotore Claudio Pasqualin.