SALERNO (SA) – Al termine di un tiratissimo sprint, Kaden Groves ha vinto la sua prima tappa al Giro d’Italia centrando così il più importante dei suoi quattro successi stagionali. L’australiano della Alpecin-Deceuninck ha preceduto sul rettilineo di Salerno Jonathan Milan (Bahrain Victorius), Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Alberto Dainese (Team DSM), poi retrocesso dalla giuria.

Ma lo sprint (nella foto LaPresse) è stata solo l’ultima emozione di un finale concitato e in cui, in sette chilometri, si sono viste tre cadute: una a 7000 metri dal traguardo; una dentro i tre chilometri, con Remco Evenepoel finito a terra, e una sulla linea di arrivo, con Mark Cavendish e Dainese che sono entrati in contatto provocando la caduta di altri due corridori (e con Filippo Fiorelli rimasto in piedi con un numero incredibile lungo le transenne).

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La tappa

La brutta compagnia della pioggia, la consueta fuga (il cui destino è apparso segnato sin dai primi chilometri) e una caduta che avrebbe potuto segnare in maniera pesante il prosieguo della corsa. Queste le note di cronaca prima del finale dedicato ai velocisti.

Sotto una pioggia battente, all’attacco si sono portati dopo 7 km Stefano Gandin (Corratec), Thomas Champion (Cofidis) e Samuele Zoccarato (Green Project Bardiani Csf Faizanè); il gruppo ha controllato senza problemi, nonostante il vantaggio si sia dilatato oltre i 3′. A spaventare il plotone è stato invece al 22° km un cane di piccola taglia libero a bordo strada che ha portato alcuni atleti a scartare, causando la caduta del campione del mondo Remco Evenepoel, che dopo qualche secondo a terra si è rimesso in sella rientrando in gruppo.

Questa, di fatto, l’unica nota di cronaca della prima parte della quinta frazione, che come da pronostico è stata terreno di conquista delle ruote veloci, ma che nel finale ha regalato altri colpi a sorpresa.

A sette chilometri dalla conclusione, con l’ultimo dei fuggitivi Samuele Zoccarato ormai nel mirino, si è verificata una scivolata in testa al gruppo in corrispondenza dell’ultima rotonda: ne fanno le spese Gaviria, Groves, Jay Vine, Primoz Roglic e la maglia rosa Andreas Leknessund.

Appena rientrati i corridori attardati, ecco la nuova caduta del campione del mondo, entrato in contatto con un corridore della Trek-Segafredo e finito a terra insieme a Vlasov. Per loro nessun ritardo cronometrico, visto che la scivolata è avvenuta negli ultimi 3000 metri.

Purtroppo quella di Evenepoel non sarà l’ultima caduta. In volata, con Kaden Groves e Milan già impegnati nel testa a testa, Cavendish cerca di uscire, ma scivola con la ruota posteriore sull’asfalto reso viscido dalla pioggia; a quel punto il britannico, non più in fase di spinta, decide di rimettersi a ruota di Milan, trovando però Dainese che provava a mettere la freccia. Mezza ruota inevitabile e inglese che viene proiettato verso le transenne dove c’è Fiorelli, che riesce incredibilmente a stare in piedi. Cavendish invece finisce a terra, tagliando il traguardo in quinta posizione. A farne le spese è Dainese, retrocesso dalla giuria in 34° posizione, e soprattutto Andrea Vendrame, incappato nella bicicletta dell’ex iridato e trasportato in ambulanza.

Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore di tappa Kaden Groves ha detto: “Tutto stava andando bene finchè sono caduto a 7 km dall’arrivo. Per fortuna ho rimesso la catena e sono tornato davanti. E’ stato uno sprint anomalo. Ci siamo persi tutti. Mi sono messo a ruota della DSM, avevo le gambe per vincere. È un sogno vincere una tappa del Giro. È la corsa su cui mi sono concentrato da novembre. Ringrazio la squadra e tutti coloro che mi supportano. Hanno continuato a darmi fiducia dopo i due terzi posti di questa settimana”.

Domani la sesta tappa, con arrivo a Napoli; si prevede l’arrivo di una fuga, ma gli uomini di classifica dovranno fare attenzione soprattutto nei primi 100 km, caratterizzati dalle discese del Valico di Chiunzi e Colle San Pietro, ma più in generale da strade strette, tortuose e viscide, soprattutto se il maltempo non dovesse concedere una tregua agli atleti.

 

Le maglie del Giro d’Italia

  • Maglia Rosa, leader della Classifica Generale: Andreas Leknessund (Team DSM)
  • Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti: Jonathan Milan (Bahrain – Victorious)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna: Thibaut Pinot (Groupama – FDJ)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani:Andreas Leknessund (Team DSM) – indossata da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)

 

Stage 5 | 10/05/2023 | Atripalda – Salerno (171 km)

1 GROVES Kaden (AUS) Alpecin-Deceuninck in 4:30:19, media
2 MILAN Jonathan (ITA) Bahrain – Victorious
3 PEDERSEN Mads (DAN) Trek – Segafredo
4 CAVENDISH Mark (GBR) Astana Qazaqstan Team
5 DALLA VALLE Nicolas (ITA) Team Corratec – Selle Italia
6 MAESTRI Mirco (ITA) EOLO-Kometa
7 FIORELLI Filippo (ITA) Green Project-Bardiani CSF-Faizanè
8 VENDRAME Andrea (ITA) AG2R Citroën Team
9 MATTHEWS Michael (AUS) Team Jayco AlUla
10 BONIFAZIO Niccolò (ITA) Intermarché – Circus – Wanty

CLASSIFICA GENERALE

1 LEKNESSUND Andreas (NOR) Team DSM 19:06:03
2 EVENEPOEL Remco (BEL) Soudal – Quick Step 0:28
3 PARET-PEINTRE Aurélien (FRA) AG2R Citroën Team 0:30
4 ALMEIDA João (POR) UAE Team Emirates 1:00
5 ROGLIČ Primož (SLO) Jumbo-Visma 1:12
6 THOMAS Geraint (GBR) INEOS Grenadiers 1:26
7 VLASOV Aleksandr (RUS) BORA – hansgrohe
8 SKUJIŅŠ Toms (LTV) Trek – Segafredo 1:29
9 GEOGHEGAN HART Tao (GBR) INEOS Grenadiers 1:30
10 ALBANESE Vincenzo (ITA) EOLO-Kometa 1:39