Fuga vincente di Kevin Bertoncelli: suo il titolo lombardo esordienti

CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI) – Ancora una volta Kevin Bertoncelli, ancora una volta tutto solo. Grazie a un’azione da finisseur negli ultimi 3000 metri, il cremasco della Madignanese ha vinto il 24° Trofeo Daniele Biffi, laureandosi campione lombardo tra gli esordienti classe 2007.

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Alle spalle di Bertoncelli, alla sua quarta vittoria stagionale, hanno chiuso Sergio Ferrari (Mincio Chiese), che a sua volta è riuscito ad anticipare di una manciata di secondi il gruppo, regolato da Matteo Turconi (Bustese Olonia).

Che gli piacesse attaccare da lontano era cosa nota, viste come sono arrivate le sue affermazioni a Gussago, a Orsenigo e a Treviglio. Ma pochi pensavano che sul tracciato cittadino di Cernusco sul Naviglio un’azione del genere potesse andare a buon fine.

La prova organizzata dal GS Cernuschese Tino Gadda, infatti, si articolava su un tracciato pianeggiante di 5 km da ripetere otto volte. Certo l’ultimo chilometro era tortuoso, ma gli altri 4000 metri si snodavano lungo strade ampie e rettilinee. Difficile dunque eludere il controllo del plotone, forte al via di 135 unità.

I 135 al via del 24° Trofeo Daniele Biffi

E le prime quattro tornate sembravano confermare questa ipotesi: pochissimi attacchi, gruppo sempre compatto e gara apparentemente destinata a un arrivo a ranghi compatti. Negli ultimi 15 km, però, la situazione è cambiata. Il primo a rompere gli indugi è stato Stefano Gotti (Pedale Brembillese), subito riassorbito dagli inseguitori; poi ha allungato Brian Ciortino (Equipe Corbettese), imitato qualche chilometro più tardi da Emanuele Mondani (Sangiulianese). Nessuno di loro, però, ha avuto fortuna.

Kevin Bertoncelli arrivo

Decisamente meglio è andata a Kevin Bertoncelli, bravissimo a sfruttare un allungo di Matteo Turconi e a ripartire in contropiede quando al traguardo mancavano tre chilometri. Una distanza che l’esordiente cremasco ha nelle sue corde, visto che in stagione aveva già portato a termine fughe solitarie ben più lunghe. Nulla da fare, quindi, per gli inseguitori, dalle cui fila evadeva anche Sergio Ferrari, lesto a sfruttare le fasi di studio per andare a prendersi un ottimo secondo posto.

(Servizio a cura di Roberto Amaglio)