Premettiamo che non sappiamo e non siamo del tutto convinti che quella di bloccare le categorie sia la soluzione migliore, ma in queste ultime settimane da più parti si sta discutendo sul come far ripartire la stagione ciclistica, soprattutto per quanto riguarda le categorie giovanili. Ha riscosso adesioni e fatto discutere parecchio l’ipotesi avanzata dal CT azzurro Davide Cassani di “congelare le categorie nel 2021 aggiungendo una categoria G7, anche se non da tutti condivisa.

Non sarà semplice prendere una decisione, ma crediamo che in questo momento sia importante discuterne e valutare tutte le possibili opzioni per fare in modo che, chi di competenza, possa fare la scelta migliore per il bene del ciclismo e di tutte le sue componenti per superare questo difficile momento.

A tal proposito abbiamo trovato almeno interessante da proporvi l’attenta e approfondita analisi che hanno fatto e ci hanno segnalato dal Veneto un gruppo di appassionati di ciclismo che si occupano della la Pagina Facebook “Ciclismo Padova. La Passione scende in Pista“.

La domanda è: come cambiare, se cambiare, e ripartire nella stagione 2021 per le categorie giovanili del ciclismo? 

Questo gruppo ha schematizzato, partendo dal modello attuale, sei diversi scenari possibili in termini di nuova organizzazione delle categorie, anche per quanto riguarda il cosiddetto “modello Cassani”. Quella a cui questi amici sembrano più propendere è l’ipotesi con il blocco delle categorie e con l’introduzione della nuova categoria G Zero. Per ciascuna delle sei proposte hanno spiegato i loro PRO e i loro CONTRO. Vale la pena rifletterci.

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Questa la loro lettera di introduzione al lavoro postata sulla pagina Facebook:

Carissimi, consapevoli che ognuno PUO’ e DEVE fare la sua parte per dare un contributo a chi dovrà fare sintesi per “portare fuori” il movimento Ciclistico dall’emergenza “Covid19”, ci siamo messi a studiare l’attuale Organizzazione delle Categorie ed abbiamo provato a fare qualche simulazione, motivati dal fatto che anche il nostro CT, Davide Cassani, e Silvio Martinello, si sono cimentati nello stesso esercizio.
Abbiamo appunto anche “schematizzato” il Modello Davide Cassani così da renderlo ancora più immediato graficamente.

L’abbiamo fatto come siamo capaci, cioè partendo dall’analisi della situazione attuale, che tutti conosciamo, per arrivare ad elaborare 6 Scenari possibili, per ognuno dei quali, abbiamo cercato di elencare i “PRO” ed i “CONTRO” di ogni Modello.

Abbiamo studiato anche quanto fatto dalla F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) che nella stagione 2011/2012, affrontò la questione “categorie” sviluppando un modello che ci ha ispirati negli Scenari 5 e 6, con il “blocco delle Categorie”.

Ovviamente, lo scopo è quello di creare un minimo di dibattito, anticipando sin da subito che i fogli di lavoro in Excel, sono disponibili per chiunque ne faccia richiesta, così da potersi cimentare nell’aborazione di ulteriori schemi.

State con noi e seguiteci…

LA SITUAZIONE ATTUALE

(*) Si concede agli Under 23 di 19 anni che durante il secondo anno Juniores non abbiano ottenuto più di 3 punti di valorizzazione nelle gare su strada (escluse le prove a cronometro), di gareggiare esclusivamente nelle sole gare regionali su strada (gare a frazioni comprese) ad esclusione delle prove di Campionato, con la categoria Juniores, previa autorizzazione del CR di appartenenza, adeguandosi alla regolamentazione della categoria stessa. Al conseguimento di 10 punti di valorizzazione, tali Under 23 di 19 anni, non potranno più partecipare a gare della categoria Juniores.

IPOTESI 1 – STATUS QUO, NESSUNA MODIFICA AL REGOLAMENTO

PRO:

Miglior soluzione per chi è refrattario e si sente minacciato dal cambiamento o comunque sia, ritiene che il modello attuale, abbia una sua validità e possa essere riproposto anche dopo fatti eccezionali come quelli accaduti nel 2020.

CONTRO:

La riproposizione del “Modello 2020” anche per i prossimi anni, a partire dalla stagione 2021, altro non farebbe che mantenere “valide” e tenere “buone”, tutte le problematiche che ogni domenica “tengono banco” nei tanti cappanelli di appassionati a bordo strada quando si discute in termini di efficacia dell’attuale modello organizzativo delle categorie FCI. Infatti, a prescindere dall’eccezionalità di quanto sta accadendo in questo 2020, l’organizzazione delle categorie agonistiche attuale, crediamo possa essere messa sotto esame con l’obiettivo di dare una risposta (si spera efficace ed adeguata) alle questioni più critiche, una su tutte: l’abbandono precoce degli atleti, favorito dal fatto di non riuscire a garantire le condizioni e le opportunità di dare una certa continuità alla “carriera” dei nostri atleti. Infatti, alle difficoltà ancora accettabili di trovare “una sella” per la categoria degli Esordienti ed Allievi, è nel passaggio alla categoria Juniores che si trovano le prime vere complessità che “respingono” atleti che hanno magari il solo limite di non essere ancora “maturi fisicamente” o non avere trovato le giuste condizioni per aver dimostrato il proprio valore nella categoria Allievi. Banalmente, anche l’approccio e l’impegno verso la scuola, con le energie che questo richiede, è vissuto in maniera anche molto diverso tra gli stessi atleti in gruppo. Non dimentichiamoci che anche per la tanta vituperata scuola italiana, l’esame di Maturità coincide con l’età minima dei 19 anni, cioè la scuola Italia ritiene che prima dei 19 anni (primo anno da Under 23) un ragazzo/a non sia “ancora maturo” per affrontare la sfida del mondo del lavoro e/o dell’ingresso all’Università. La perdita anzitempo di queste risorse, di questi “diamanti ancora grezzi” (ragazzi che magari non hanno avuto nessuna esperienza “muldisciplinare” oltre al ciclismo su strada, e questo per i limiti di competenze, soldi, tempo, mentalità, materiali, strutture della squadra e dei tecnici che li hanno in carico…) indebolisce non poco il nostro movimento e non solo per la perdita nell’immediato di un atleta dalle potenzialità (forse) ancora inespresse, ma anche per la verosimile perdita di un futuro Tecnico, Dirigente, Accompagnatore, ma anche Sponsor, visto che l’essere “scartato” da un contesto (qualunque esso sia…) lascia scorie che il tempo non sempre riesce a curare.

IPOTESI 2 – APERTURA AL 3° ANNO ANCHE PER GLI ALLIEVI

PRO:

Questa ipotesi, introduce la possibilità per una atleta e/o società di tesserare per la categoria Allievi anche dei “Terzi Anno” (Regolamento tutto da definire), condizione che, già da sola, potrebbe essere una valida risposta per limitare l’abbandono precoce di chi, pur non avendo ancora dimostrato i propri mezzi, e non sentendosi quindi pronto al “balzo” nella categoria Juniores, manifesta voglia e passione per continuare. La Federazione dovrebbe mettere in atto un sistema di sgravi e di minori costi per le società al fine di “incentivare” la pratica del tesseramento degli Allievi al 3° anno, in quanto, “pochi soldi” da una tessera per un atleta che rimane nel movimento un anno in più, sono sicuramente meglio di “niente soldi” se questo lascia del tutto l’agonismo. In più, il “bacino degli Allievi al 3° anno”, potrebbe essere anche di interesse per le squadre Juniores che potrebbero “pescare” nel corso della stagione nuovi atleti per rinforzare i propri organici, in quanto anche solo pochi mesi in più di maturazione per un adolescente, possono generare tutta una serie di “effetti a cascata” anche a livello psicofisico, ormonale e quant’altro, tali da trasformare un atleta non pronto al passaggio fra gli Juniores in inverno, ad uno “maturo” nell’estate dell’anno dopo. Questa modifica organizzativa, NON AVREBBE IMPATTO ALCUNO sulle dinamiche INTERNAZIONALI, potrebbe essere decisa e messa in pratica senza un accordo a livello UCI. Non solo, cominciare a parlare di “Allievo 3° anno”, darebbe spazio ed opportunità per “rilanciare” con la dovuta attenzione anche l’opportunità dello “Juniores 3° anno”, mai approfondita come si sarebbe dovuto negli anni passati. L’occasione sarebbe anche utile per “riscrivere” le normativa vigente.

CONTRO:

Il limite “temporale” di dover “Scrivere, Riscrivere, Discutere ed Approvare” nuove norme e procedure con l’urgenza data dal fatto che la stagione 2020 non è certo “a bocce ferme”, potrebbe essere una problematica insormontabile. Non conosciamo infatti la capacità della FCI, nell’anno del rinnovo di tutte le cariche, di lavorare con il giusto “Senso dell’urgenza” per garantire che il nuovo Regolamento venga predisposto al meglio per permettere che lo stesso possa essere messo in pratica già dalla stagione 2021. Anche le società potrebbero non essere pronte a “recepire” queste novità, ma questa è la condizione inevitabile di ogni cambiamento. Bisognerà lavorare anche di cesello per evitare che “3° anno” diventi sinonimo di qualsiasi cosa di sbagliato nelle teste degli atleti e dei tecnici, in quanto l’unica cosa veramente sbagliata è perdere anzitempo degli atleti adolescenti, ancora dei ragazzi, da un ambiente che non ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per farli crescere adeguatamente, e magari scoprire che anzichè “un mediocre stradista”, un ragazzo aveva i numeri per diventare “un bravo Crossista o un valido Pistard, ecc.

IPOTESI 3 – LA PROPOSTA DI DAVIDE CASSANI, INSERIRE LA CATEGORIA G7

PRO:

Con l'”Ipotesi “Cassani“, si favorirebbe la crescita di UN ANNO per l’uscita dalla Categoria GIOVANISSIMI e di conseguenza, l’ingresso e la conseguente uscita anche per le categorie Esordienti, Allievi ed Juniores. Si potrà accedere alla categoria Under 23 con un anno in più rispetto agli attuali 19 anni, con atleti verosimilmente più maturi, più pronti ed anche, al netto di bocciature e quant’altro, anche con gli esami di maturità già alle spalle. Il Movimento altro non avrebbe che dei ritorni positivi, un anno in più di permanenza nella categoria dei Giovanissimi potrebbe rendere più pronti e maturi tutti gli atleti ai passaggi successivi.

CONTRO:

Il limite “temporale” di dover “Scrivere, Riscrivere, Discutere ed Approvare” nuove norme e procedure con l’urgenza data dal fatto che la stagione 2020 non è certo “a bocce ferme”, potrebbe essere una problematica insormontabile. Detto e premesso quanto prima, questa nuova “organizzazione delle categorie” non può prescindere da una totale condivisione a livello internazionale UCI con un accordo con tutte le altre Federazioni Ciclistiche, in quanto, se così non fosse, sarebbe di fatto inapplicabile, visto che i nostri Juniores 2° anno, si presenterebbero alle manifestazioni internazionali con un anno in più rispetto ai “pari categoria” degli altri Paesi. Altro elemento critico da non sottovalutare, sarà la complessità a cui dovranno fare fronte e trovare una sintesi, gli organizzatori delle gare per i Giovanissimi, che saranno chiamati a trovare spazio e risorse (tempo e soldi) per organizzare una settima gara nel programma delle loro manifestazioni. Da notare che la gara dei G7, sarà verosimilmente anche la più lunga (non meno di 25 Km) e la più complessa da gestire, visto il numero di giri che gli atleti dovranno completare, in quanto il circuito gara sul quale potranno gareggiare i G7, dovrà essere quello omologato per le gare da G1 a G6. Ora, pensare di fare 25 Km percorrendo un circuito di uno a massimo due Km, sarà operazione non facile da prevedere, in quanto i conseguenti tempi di esecuzione di una gara da G1 a G7 (controllo rapporti, appello, schieramento, gara, stesura ordine di arrivo, tempi per i reclami, premiazioni, ecc.) potrebbero richiedere ben più della consueta mattinata o Pomeriggio che oggi si impegnano con una garetta da G1 a G6. Relativi i costi in più per una 7^ Premiazione in quanto, gli organizzatori potranno (e dovranno…) contare su una presenza ancora maggiore di genitori ed accompagnatori e quindi avere più ritorni dall’indotto del beverage e della ristorazione.

IPOTESI 4 – INSERIMENTO CATEGORIA G7 + JUNIORES 3° ANNO

PRO:

In aggiunta ai “PRO” che abbiamo già potuto apprezzare nell’Ipotesi “Cassani”, in questa ipotesi “aggiornata”, si manterrebbero anche tutti i vantaggi ed i ritorni della possibilità del “3° anno” per gli Juniores.

CONTRO:

Nulla da aggiungere ai “CONTRO” che abbiamo già letto nell’Ipotesi “Cassani”.

IPOTESI 5 – BLOCCO CATEGORIE CON INSERIMENTO CATEGORIA PROMOZIONALE G ZERO

PRO:

Questa nuova Ipotesi, è quella che ci convince di più – scrivono gli autori di questa proposta -, in quanto, l’anno in più che si vorrebbe dare agli atleti, sarebbe spalmato su tutte le categorie, da Giovanissimi ad Under, a differenza dell’Ipotesi “Cassani” il cui impatto è limitato dai G7 a salire. Si tratta di decidere di “tenere fermi” per un anno TUTTI i PASSAGGI di CATEGORIA. In concreto, di cosa staremmo parlando? Molto semplice: sei un tesserato G1 nel 2020? Continuerai ed essere un G1 anche nel 2021. Per l’atleta, per la società, non cambierà nulla a parte il fatto di avere un anno in più. Stessa identica cosa per tutte le altre categorie a salire. Si potrà accedere alla categoria Under 23 con un anno in più rispetto agli attuali, con atleti verosimilmente più maturi, più pronti ed anche, al netto di bocciature e quant’altro, anche con gli esami di maturità già alle spalle. Per dare una risposta alla “voglia” dei ragazzini/e di 6 anni (quelli che nel 2021 sarebbero dovuti essere dei G1…) e che scalpitano (con i loro genitori) per mettersi un numero sulla schiena, si aprirebbe in forma ufficiale alla Categoria “G ZERO”, che avrebbe un programma dedicato di manifestazione di apertura alle gare dei Giovanissimi da G1 a G6. Nessuna complessità per gli organizzatori delle gare per Giovanissimi, in quanto organizzare una garetta per i G ZERO, comporterebbe un limitato impegno in termini di tempo al programma delle giornata ed anche di costi, visto che farebbero un solo giro del circuito di gara dei “Giovanissimi” (in alcuni casi in forma promozionale questo tipo di gara era già previsto). La FCI potrebbe anche “congelare” i costi sostenuti dalle società per le affiliazioni degli atleti tesserati per la stagione 2020 nelle diverse categorie, che verranno riconfermati dalla medesima società anche nella stagione 2021. C’è un precedente della F.I.S.I. (Federazione degli Sport Invernali) che nella stagione 2011/2012 ha messo in atto un progetto analogo, ottenendo un ritorno esagerato in termini di consenso e di raggiungimento degli obiettivi di avere atleti “più maturi” anche nelle categorie giovanili che per la F.I.S.I. erano Baby e Cuccioli.

CONTRO: 

Il limite “temporale” di dover “Scrivere, Riscrivere, Discutere ed Approvare” nuove norme e procedure con l’urgenza data dal fatto che la stagione 2020 non è certo “a bocce ferme”, potrebbe essere una problematica insormontabile. Ad ogni modo, questa nuova “organizzazione delle categorie” non può prescindere da una totale condivisione a Livello UCI con un accordo con tutte le altre Federazioni Ciclistiche, in quanto, se così non fosse, sarebbe di fatto inapplicabile, visto che i nostri Juniores 2° anno, si presenterebbero alle manifestazioni internazionali con un anno in più rispetto ai “pari categoria” degli altri Paesi. Non si ravvedono particolari ulteriori complessità in quanto, il modello andrebbe a regime già con il primo anno di attuazione (2021) senza ulteriori complessità negli anni a venire.

IPOTESI 6 – BLOCCO CATEGORIE CON INSERIMENTO CATEGORIA PROMOZIONALE G ZERO + JUNIORES 3° ANNO

PRO:

In aggiunta ai PRO già riportati nell’Ipotesi precedente, in questo ulteriore scenario, riproponiamo la flessibilità e l’opportunità del tesseramento al 3° anno per la categoria Juniores.

CONTRO:

Nulla da aggiungere ai “CONTRO” già riportati nell’Ipotesi precedente.

L’ESEMPIO DELLA F.I.S.I NEL 2011/2012 – Come anticipato, sempre questo gruppo di appassionati ha dedicato un focus specifico sullo SCENARIO CINQUE: Ipotesi “BLOCCO PASSAGGIO Categorie con Inserimento Categoria G ZERO”, riportando come esempio, quanto fece la F.I.S.I.(Federazione Italiana Sport Invernali) nella stagione 2011/2012.
In quella stagione, la FISI, riuscì nel duplice obiettivo di “aumentare” l’anzianità di un anno per gli atleti M/F nelle categorie già presenti, riuscendo anche ad abbassare di un anno (da 7 a 6 anni) la soglia di ingresso nelle Categorie agonistiche.
Quindi si ritrovò ad avere Atleti “più solidi e maturi” nelle Categorie “toste”, riuscendo anche non perdere un centesimo di incoming per il tesseramento (anzi li incrementò) visto che diede spazio ad una nuova categoria di ingresso, i SuperBaby.
Modello interessante.

Continueremo ad occuparci dell’argomento coinvolgendo altre persone nei prossimi giorni.